video suggerito
video suggerito

La lama taglia la visiera: giocatore di hockey si fa medicare e torna in campo con 75 punti sul viso

E’ accaduto in NHL, la lega di hockey su ghiaccio americana durante Winnipeg-Vegas Golden Knights quando in una concitata azione di gioco un pattino avversario si è conficcato nella visiera di Morgan Barron tagliandogli il volto.
A cura di Alessio Pediglieri
1 CONDIVISIONI
Immagine

La scena shock è avvenuta durante una partita di NHL, il campionato di hockey statunitense,  tra Winnipeg e Vegas, valida come Gara 1 della serie del primo turno della Western Conference, poi vinta 5-1 dai padroni di casa. Protagonista sul ghiaccio l'attaccante di Winnipeg, Morgan Barron quando la lama del pattino del portiere avversario si è conficcata nella sua visiera, squarciandola e tagliandogli il volto.

Una scena raccapricciante e che poteva concludersi chiaramente in una gravissima tragedia se il colpo fosse avvenuto solamente un paio di centimetri più vicino all'occhio sinistro di Barron e che ha impressionato tutti, sia davanti alla TV sia sugli spalti sia i giocatori (compagni ed avversari) sul ghiaccio. Un incidente fortuito, impressionante nella sua dinamica con il portiere di Vegas, Laurent Brossoit, che inavvertitamente ha alzato un pattino sulla cui lamina affilata è stato spinto nella concitazione del momento, Barron ferendolo. Subito soccorso sul ghiaccio l'ala di Winnipeg è poi stata portata immediatamente in infermeria, con il volto coperto dal sangue.

La gara è ripresa dopo qualche istante ma ciò che ha sorpreso tutti è stato rivedere Barron rispuntare dal tunnel per andarsi a risedere comodamente in balaustra, insieme ai suoi compagni di Winnipeg per poi tornare ad essere parte attiva sul ghiaccio nella vittoria contro i Golden Knights. Tra l'incredulità dei presenti, Barron ha rifatto capolino con un casco nuovo e una protezione totale grazie ad una griglia al posto della classica visiera in plexiglass e un evidente cerotto sull'arcata destra. Visibile anche l'intervento medico con un taglio ricucito da 75 punti di sutura. Che non hanno fermato il giocatore.

"Stavo cercando di capire se il disco è entrato perché era abbastanza vicino", dirà poi Barron nel post gara a chi gli chiederà cosa abbia pensato in quei momenti che si potevano tramutare in tragedia: "Ho visto arrivare lo skate, niente di più. È stata una situazione sfortunata. Il primo pensiero è stato che potevo ancora vedere con l'occhio destro, e questa era la cosa principale per me. Hanno fatto un ottimo lavoro ricucendomi e, ovviamente, il pattino mi ha mancato l'occhio. Sono stato contento che non mi abbia messo in una brutta situazione, ma hanno fatto un ottimo lavoro i medici sistemandomi subito"

Tra i suoi compagni c'è chi è rimasto incredulo davanti alla decisione di Barron di rientrare: "Sembrava che fosse stato attaccato e ferito da uno squalo" ha confidato il centro dei Jets, Adam Lowry. "È stata una cosa spaventosa: eravamo tutti così preoccupati per il disco che stava attraversando la linea di porta e all'improvviso abbiamo visto una scia di sangue sul ghiaccio".

Immagine

Non sorpreso del tutto, invece, l'allenatore dei Jets, Rick Bowness che conosce perfettamente lo spirito del suo giocatore che non solo è voluto tornare in panchina ma anche sul ghiaccio a giocare: "Penso che la sua presenza sia stata importantissima perché tutti ci siamo resi conto di quanto fosse stato brutto l'infortunio. Il suo rientro ha dato a tutti una grande spinta emotiva". Winnipeg si è imposta alla fine 5-1.

1 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views