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Olimpiadi Parigi 2024

La gara vinta da Alice D’Amato diventa uno scandalo alle Olimpiadi dopo il video fatto ad un’arbitra

Ad allungare ombre sull’esito della Trave, ma non sui podi delle azzurre nella Ginnastica, è il Brasile: fa riferimento a un video registrato in uno degli ambienti della Bercy Arena alle Olimpiadi.
A cura di Maurizio De Santis
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L'Italia della Ginnastica ha fatto la storia alle Olimpiadi di Parigi conquistando un oro (Alice D'Amato) e un bronzo (Manila Esposito) nella Trave. L'enfasi della telecronaca ha sottolineato quel momento bellissimo ma ad allungare ombre sull'esito della specialità, ma non sui podi delle azzurre, è il Brasile che fa riferimento a un video registrato in uno degli ambienti della Bercy Arena: parla di scandalo per quanto accaduto subito dopo una gara che ha lasciato strascichi polemici per i punteggi e le decisioni prese dagli arbitri. L'episodio fa riferimento a Rebeca Andrade (oro nel corpo libero nella stessa giornata) che, secondo i media, sarebbe stata fortemente penalizzata da valutazioni incomprensibili di cui avrebbe beneficiato la cinese Yaqin Zhou (argento) salita sul podio accanto alle italiane.

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E se Simon Biles è uscita di scena imprecando contro il pubblico, perdendo l'opportunità di infilare al collo una medaglia pesante per colpa di un errore, la situazione della brasiliana rischia di diventare un caso per il gesto della giudice di gara ed ex atleta, Qiu-Rui Zhou. Perché tanto clamore nei suoi confronti? Nella breve clip ripresa con un cellulare tiene in mano la medaglia d'argento conquistata dalla connazionale. Si trova nella zona di riscaldamento che accoglie le ginnaste prima degli esercizi ufficiali e fa un gesto che non passa inosservato.

L'arbitra ha tra le mani il trofeo vinto da Yaqin Zhou, lo guarda sorridente ma non si limita a quello. Estrae dalla tasca un cellulare e scatta anche una foto al premio: fa tutto questo sotto gli occhi degli allenatori e della stessa ginnasta. Per molto meno (un semplice scatto ricordo) un giudice di gara è stato è stato cacciato e rispedito a casa. Ecco perché per i brasiliani quella forma di confidenza tra un giudice di gara e un atleta, nello specifico proveniente dallo stesso Paese, è inaccettabile. E lo tanto più per le proteste suscitate da alcune valutazione ritenute incomprensibili e fatte nel calcolo dei punteggi in una finale che ha vissuto momenti di nervosismo tra gli staff di Brasile e Stati Uniti. Oggetto della discussione: la strana votazione attribuita alla cinese.

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Lo stesso pubblico presente nell'Arena ha duramente fischiato la decisione al momento dell'annuncio dei quozienti: Andrade è scivolata ai piedi del podio, seguita dall'americana (favoritissima alla vigilia) Biles mentre l'Italia ha fatto doppietta con Alice D'Amato (oro con 14.366) e Manila Esposito (bronzo con 14.000). A Zhou Yaqin della Cina il punteggio di 14.100 con il quale ha vinto l'argento. In lizza per il Brasile in finale c'era anche un'altra atleta, Julia Soares: alla sua prima gara clou con medaglie in palio s'è piazzata solo settima.

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