La forza di Ambra Sabatini: Bebe Vio, Zanardi e la voglia di vincere anche alle Paralimpiadi

Nel 2019 perse una gamba a causa di un incidente in scooter, durante il Grand Prix di Dubai ha stabilito il nuovo record del mondo nei 100 metri categoria T63. La storia di Ambra Sabatini (ri)comincia negli Emirati Arabi, in quella gara che è stata come una rinascita dopo aver toccato il fondo, la paura e aver visto la morte con gli occhi. Li teneva spalancati, fisso sul traguardo che si avvicinava un po' alla volta, quando è scattata dopo lo start e ha lasciato le avversarie dietro, a guardarle le spalle… Ha coperto la distanza in 14″59 cancellando il precedente record che apparteneva a Martina Caironi (14″61 a Doha nel 2015) e strappando la qualificazione per le Paralimpiadi di Tokyo 2021. La menomazione non l'ha fermata né ha vinto il suo carattere. Ha trasformato lo sconforto per l'amputazione dell'arto sinistro in energia positiva ed è ripartita.

Toscana di Porto Ercole, 19 anni, era assieme a suo padre quando la sua vita cambiò di colpo. Una vettura invase la corsia di marcia opposta e li travolse. Come fai a dimenticare certe cose? Non si può ma lei è riuscita a superarle. "La sua forza di volontà e l'applicazione negli allenamenti con Jacopo Boscherini è stata incredibile" ha raccontato il genitore a La Nazione. Certe cose non le dimenticherà mai, le ha scolpite nella mente e dentro di sé. Ricorda ogni cosa di quel periodo trascorso nel letto dell'Ospedale Careggi di Firenze. "Ho avuto qualche momento di sconforto — ha ammesso nell'intervista al Corriere della Sera —, ma la vita è troppo bella per essere vissuta con rassegnazione. A volte ci si butta giù per cose piccole. A me ne è successa una grande. Non ho mai pensato però di smettere con lo sport".

Il percorso di Bebe Vio l'ha ispirata. Il videomessaggio di Alex Zanardi la incoraggiò a non lasciarsi abbattere. Adesso l'obiettivo partecipare ai Giochi della prossima estate nel Sol Levante. "Non potrei essere più felice". Tanta gioia la ripaga del grande dolore provato, al quale reagì con una carica inattesa per gli stessi familiari. Suo padre, Ambrogio, racconta cosa fece in quei momenti durissimi. "Ci disse: non piangete per me perché mi metterò la protesi più bella del mondo e tornerò a correre e a fare bellissimi risultati". Lo ha fatto con successo e a margine della sua storia lascia un messaggio bellissimo. "Non si sa mai quanto si può essere coraggiosi finché non ti succedono certe cose – ha aggiunto -. La vita è un po’ decisa dal nostro destino ma quel destino te lo devi scrivere tu". Il finale, e il meglio, ancora deve venire.