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La folle notte di Conor McGregor: assalto al pullman, rissa e poi si consegna alla polizia

Il campione irlandese di arti marziali miste ha dato l’assalto con violenza ad un pullman occupato da alcuni colleghi, rimasti feriti. Dopo aver fatto perdere le tracce si è poi consegnato alla polizia di New York.
A cura di Marco Beltrami
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Questa volta Conor McGregor ha davvero superato i limiti. Il campione irlandese di MMA, arti marziali miste, noto per i suoi eccessi che hanno contribuito ad alimentarne la fama più dei successi sul ring, si è reso protagonista di un folle assalto ad un bus, occupato da alcuni colleghi combattenti della UFC223. Il classe 1988 irlandese accompagnato da alcuni amici, si è scagliato contro il mezzo, e ha lanciato contro i vetri dello stesso un carrello da trasporto e causando il ferimento di diverse persone a bordo. Solo l'intervento degli addetti alla sicurezza ha impedito che la situazione peggiorasse, con McGregor che è poi scomparso per alcune ore, prima di consegnarsi alla polizia di New York che lo ha arrestato.

La folle notte di Conor McGregor

Tutto è andato in scena poche ore fa a New York, al termine della conferenza stampa degli atleti che avrebbero dovuto prendere parte all'UFC 222, un evento di arti marziali miste in programma il 7 aprile al Barclays Center. I combattenti si trovavano a bordo di un pullmino pronto a lasciare l'impianto quando è arrivato McGregor. Quest'ultimo accompagnato dai membri del suo staff ha preso un carrello da trasporto e lo ha scagliato contro i vetri del mezzo. Subito dopo ci ha riprovato con una transenna, senza però riuscirci grazie all'intervento della sicurezza.

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Danni al bus e fighter feriti

Oltre ai danni al mezzo ad avere la peggio sono stati alcuni dei combattenti al suo interno. Tra questi il fighter Michael Chiesa: una scheggia del vetro rotto da McGregor ha infatti ferito al volto il lottatore che è stato subito medicato come alcuni dei suoi colleghi, increduli per quanto accaduto. Una situazione surreale che ha spinto l'UFC a sospendere gli incontri in programma nei prossimi giorni prendendo ovviamente le distanze da quanto accaduto.

McGregor, prima la fuga poi l'arresto

Alla base del gesto folle di McGregor ci sarebbero i suo screzi con uno dei combattenti a bordo, ovvero Khabib Nurmagomedov. Quest'ultimo aveva insultato un altro fighter, ovvero Artem Lobov, sparring partner di McGregor, definendolo un "pisciasotto". Una situazione tutt'altro che gradita all'irlandese che ha deciso dunque di farsi giustizia da solo con un vero e proprio assalto. Dopo poche ore, il campione delle arti miste marziali ha deciso di consegnarsi alla polizia di New York che lo ha arrestato. Adesso McGregor rischia una incriminazione per lesioni personali

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