video suggerito
video suggerito

La farfalla Simone Biles è rinata con uno splendido salto impossibile: il più difficile della storia

Ai Mondiali di Anversa la ginnasta americana ha compiuto un esercizio dalla difficoltà elevatissima per la categoria femminile e finora appannaggio solo degli uomini. Non è stato il salto della morte ma della rinascita dopo 2 anni di buio totale: Yurchenko doppio carpio realizzato al volteggio con un coefficiente proibitivo di 6,4.
A cura di Maurizio De Santis
1.232 CONDIVISIONI
Il salto impossibile si Simone Biles ai Mondiali di Anversa.
Il salto impossibile si Simone Biles ai Mondiali di Anversa.

Il salto impossibile di Simone Biles ai Mondiali di Ginnastica ad Anversa è un lampo che squarcia il buio e riporta l'atleta americana al centro della scena iridata. Nel giorno delle qualificazioni ha sfoderato una prestazione dirompente: la regina vuole riprendersi tutto. Il ritiro dalle Olimpiadi di Tokyo aveva fatto discutere per il corredo accessorio di motivazioni intime molto delicate e un passato durissimo che le aveva lasciato scorie dentro, in Belgio la farfalla statunitense ha ricominciato a volare.

Ma non s'è limitata a vincere, ha incantato riscrivendo la storia della disciplina e dello sport (tant'è che il codice di questo prova prenderà il suo nome, Biles II, perché ne esiste già uno che pure era scaturito da una sua prodezza), spostato un po' più in là i limiti del possibile, mostrato al mondo intero che quell'esercizio dalla difficoltà elevatissima (6.4, la più alta nella storia per la categoria femminile) poteva essere eseguito alla perfezione (anche) da una donna.

La ginnasta americana mentre volteggia nell'aria durante l'esecuzione dell'esercizio.
La ginnasta americana mentre volteggia nell'aria durante l'esecuzione dell'esercizio.

Quei demoni (i twisties, così vennero definiti) che l'avevano tormentata inficiandone il talento sono stati battuti e ricacciati in qualche angolo buio dove non le possono più fare del male. Aveva perso la dimensione dello spazio e la consapevolezza del proprio copro oltre che dei propri mezzi. Adesso Bile è tornata in tutto il suo splendore.

Al volteggio s'è librata nell'aria scolpendo negli occhi della giuria lo Yurcenko doppio carpio ottenendo un punteggio mostruoso (15.266, con una media complessiva degli esercizi che s'è attestata su 14.949) in quell'esibizione che finora era stata appannaggio solo degli uomini.

Biles ha riscritto la storia della disciplina e dello sport spingendosi oltre i propri limiti.
Biles ha riscritto la storia della disciplina e dello sport spingendosi oltre i propri limiti.

Ironia della sorte, è successo laddove tutto era iniziato perché certi amori fanno giri immensi e poi ritornano. In Belgio aveva iniziato la carriera trionfale di successi mondiali e lì il suo amore per la ginnastica le ha restituito tutto in una volta sola. L'americana s'è spinta oltre i confini dell'immaginazione, sfidando anche quella sensazione di pericolo che aveva fatto capolino: un piccolo errore di coordinazione, un piede messo in fallo, una valutazione dei tempi errata e quel salto ‘impossibile' si sarebbe trasformato in qualcosa di tremendo.

Non è stato il salto della morte ma della rinascita dopo due anni di buio totale, di addio alle scene, di ritiro a vita privata perché aveva bisogno di ritrovare se stessa. Era caduta e s'era fatta male, il tonfo era stato fragoroso. Biles ha medicato le sue ferite nel bozzolo in cui s'era rinchiusa. E ne è uscita come una farfalla bellissima.

1.232 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views