La bambina cinese e l’oro olimpico: “Devo farlo per mamma malata, le cure costano tanto”
Una piccola donna. O una bambina, visto come è minuta e quanto è giovane quel volto. A 14 anni e 130 giorni la cinese Quan Hongchan è la nuova campionessa olimpica di tuffi nella piattaforma dai 10 metri: una finale dominata col nuovo record olimpico di 466.20, un punteggio mostruoso per una ragazzina alla sua prima gara internazionale. Il distacco dalle altre due medagliate è abissale: la connazionale Yuxi Chen prende l'argento con 425.40, l'australiana di origine cinese Melissa Wu il bronzo con 371.40. Nella finale di Tokyo, la 14enne ha realizzato due tuffi che hanno ottenuto 10 da tutti e 7 i giudici: semplicemente di un altro pianeta.
La storia della campionessa bambina è da raccontare: mai come in questo caso, sport e vita sono indissolubili. Nella squadra cinese selezionata per i tuffi alle Olimpiadi, tra uomini e donne ci sono ben 9 campioni del mondo su 10 elementi: ovvio, visto che parliamo dei più forti del pianeta nella specialità. L'unico componente non iridato è proprio la giovanissima Quan Hongchan, 14 anni compiuti a marzo, meno di un anno dopo essere stata selezionata per la prima volta per la squadra nazionale.
Quan Hongchan è nata nel 2007 nel villaggio di Maihe, nel distretto di Mazhang. I suoi genitori sono contadini, sua madre non gode di buona salute e deve ricevere cure continue. È proprio dalle difficili condizioni familiari che si sprigiona la forza incredibile di questa piccola grande donna. Ha cominciato a tuffarsi per la prima volta solo nel 2014 e da allora si è allenata sempre più duramente per emergere. Nel marzo 2018 – a 11 anni – è entrata a far parte della squadra della provincia del Guangdong: un progresso rapidissimo. Il 4 ottobre 2020 l'allora tredicenne Quan Hongchan ha sconfitto molte avversarie ben più note di lei nella finale delle qualificazioni olimpiche della piattaforma dai 10 metri, anche in quel caso lasciando staccandio la seconda classificata di un'enormità.
È stato in quel momento che la bambina ha rivelato davanti alle telecamere la motivazione fortissima dietro il suo impegno disperato nei tuffi: lo sport c'entra fino ad un certo punto, è più questione di vita, amore, sacrificio. Quan Hongchan lo ha detto senza mezzi termini: il trattamento di mia madre costa un sacco di soldi, quindi sento che devo farne anch'io, così posso mandare il denaro a casa per le cure. Così piccina quando il suo allenatore l'ha sollevata come un fuscello dopo la vittoria, così gigantesca sulla piattaforma e nella vita: Quan Hongchan ai nostri occhi ha vinto due ori.