L’FBI sospettava che la vittoria di Muhammad Ali su Sonny Liston fosse combinata
L’ombra di una combine su uno degli eventi sportivi più importanti della storia. Sono passati esattamente 50 anni dal 25 febbraio 1964, quando al Miami Beach Convention Center Muhammad Ali si laureò campione mondiale dei pesi massimi per la prima volta battendo Sonny Liston. Una vittoria diventata leggenda con il 22enne Ali che, arrivato sul ring da sfavorito, concluse l’incontro urlando “Sono il re del mondo! Sono il re del mondo”, dopo che Liston uscì alla 7° ripresa. Mezzo secolo dopo il match considerato da Sports Illustrated il quarto più grande momento della storia, arrivano alcune “rivelazioni” shock.
Documenti rilasciati al “The Washington Times” mostrano che l’FBI sospettò che l’incontro tra Liston e Ali fosse stato combinato da una figura legata alla criminalità organizzata confermando alcuni dubbi dell’epoca. I sospetti degli inquirenti andarono tutti su Ash Resnick, un giocatore d’azzardo di Houston accusato di aver fissato numerosi incontri di box tra cui il primo tra quello che sarebbe diventato Cassius Clay e Liston. In una nota dell’ FBi datata 24 maggio 1966, si descrive infatti un colloquio tra Resnick e un altro scommettitore Barnett Magids che avrebbe poi descritto agli agenti le sue discussioni con il “collega” prima del match. Fu proprio Resnick a suggerire a Magids di scommettere contro Liston.
I documenti non evidenziano alcuna prova per dubitare che Ali fosse coinvolto o sapesse di eventuali combine e infatti non è stato mai indagato. I dubbi maggiori invece sono sempre stati alimentati dalla fedina penale di Liston che era un ex detenuto con in passato anche legami con la mafia. L’andamento del match sollevò comunque alcuni dubbi visto che Ali dopo le difficoltà iniziali, riuscì a battere in maniera convincente l’avversario. Quest’ultimo, come confermato dal medico della Miami Beach Boxing Commission avrebbe combattuto con un tendine lacerato alla spalla che fu anche il motivo che lo portò ad “arrendersi”. Lo stesso presidente della Commissione espresse tutta la sua soddisfazione per l’assenza di prove che già all’epoca confermassero eventuali “combine”, pagando allo sconfitto Listo un bonus di 370mila dollari. Liston fu trovato morto dalla moglie nella loro casa di Las Vegas il 5 gennaio, 1971 . Un alone di mistero avvolge ancora il decesso del campione che secondo la polizia avvenne per un’overdose.