Kostomarov si è risvegliato dopo le amputazioni, ma il calvario è lungo: dovrà guarire anche l’anima
Si è temuto il peggio nei giorni scorsi per Roman Kostomarov, la leggenda del pattinaggio sul ghiaccio russa. Dopo le complicazioni subentrate all'iniziale polmonite bilaterale, l'ex campione e personaggio molto popolare in Russia e nel panorama degli sport invernali, è stato ad un passo dalla morte. Prima l'amputazione dei piedi, poi quelle delle dita e due ictus per Kostomarov che ora però sta dando segni di ripresa. Il calvario per lui non è ancora finito, ma c'è un pizzico di speranza in più con i medici che hanno cercato lentamente di farlo risvegliare dal coma.
La sua colpa è stata sottovalutare troppo le sue condizioni di salute, allenandosi febbricitante a basse temperature. Così il suo quadro clinico si è complicato, fino a diventare assolutamente disperato. Il due volte campione del mondo e tre d'Europa, vincitore della medaglia d'oro nelle Olimpiadi di Torino, ha dovuto fare i conti con il processo avanzato di cancrena che ha costretto i medici ad intervenire per salvargli la vita. Vita che è stata appesa al filo, con gravissime conseguenze per diversi organi dopo essere stato collegato a macchinari e ventilatori.
Nei giorni scorsi, ad inizio marzo, dopo che le sue condizioni si sono stabilizzate, lo staff dell'ospedale in cui è ricoverato ormai da mesi, ha iniziato a ridurre i farmaci che lo tenevano in coma per capire meglio le sue condizioni. Questo perché Kostomarov si è letteralmente aggrappato alla vita. Secondo quanto riportato da Izvestia, la plasmaferesi (una procedura di purificazione del sangue) eseguita su di lui ha dato buoni risultati e ci sono possibilità di guarigione. A tratti, l'ex campione ha ripreso conoscenza, anche se attenzione altissima da parte dei dottori soprattutto per le condizioni di una delle sue mani di colore blu. Si è temuto infatti per una ulteriore amputazione legata alla sepsi.
Al fianco di Kostomarov c'è sempre sua moglie, Oksana Domnina, che non lo ha mai lasciato solo. L'ex pattinatore russo dovrà ora affrontare un lunghissimo percorso riabilitativo, visto che ora prenderà consapevolezza anche del fatto di aver perso i piedi e diverse dita delle mani. Proprio per questo oltre al corpo, bisognerà curare anche l'anima. E infatti al suo fianco ora c'è uno specialista psicologo che dovrà seguirlo nella ripresa dopo tutto il calvario vissuto.