Koepka e DeChambeau non si sopportano ma saranno compagni di squadra: storia di una rivalità feroce
Sarà uno scherzo del destino quello che lo sport ha riservato a due uomini, tra i migliori al mondo nella propria disciplina. Accomunati da una rivalità feroce, come sempre saranno costretti a competere per lo stesso obiettivo ma stavolta lo dovranno fare nella stessa squadra. Vinceranno o perderanno insieme. È la storia di Brooks Koepka e Bryson DeChambeau, due golfisti americani che non si sopportano da anni ma saranno compagni di squadra nella Ryder Cup, il più importante torneo internazionale di golf che inizierà domani in Wisconsin (Usa) e vedrà sfidarsi una selezione dei migliori giocatori statunitensi con una formata dai migliori giocatori europei. L’evento, slittato dal 2020 al 2021 causa Covid, precede quello del 2023 a Roma, storico in quanto sarà la prima volta in Italia. Il golf è lo sport individuale per eccellenza, l'avversario non è dietro la rete come nel tennis e l'unica unità di misura con cui confrontarsi è il punteggio sul tabellone.
Ecco perchè gli antagonismi sul campo, come potrebbero essere quelli tra Rossi e Marquez o tra Messi e Ronaldo, raramente sono così evidenti, piuttosto riflettono il rapporto che si instaura fuori dal campo. E di più sui social, soprattutto dopo l'introduzione del Player Impact Program (PIP), un progetto che premia i migliori giocatori, ma non in quanto più forti, piuttosto quelli che creano più coinvolgimento per appassionati e sponsor, siano attivi sui social media e più popolari nelle ricerche google. Non è un caso che l'inimicizia tra i due golfisti sia prima nata dalla contrapposizione tra i loro diversi stili di gioco, ma poi è degenerata così tanto da uscire dalla sfera del golf, alimentata proprio dai social network. Anche per questa ragione la storica rivalità nel golf dei primi anni 2000 tra Phil Mickelson e Tiger Woods è niente al confronto di quella che vede contrapposti Brooks Koepka, ex numero uno nel ranking mondiale (ora decimo), e Bryson DeChambeau, settimo giocatore al mondo. Il problema è che i due adesso dovranno giocare insieme per lo stesso obiettivo…
Il capitano della selezione americana, Steve Stricker, ha detto che i due avrebbero messo da parte i loro interessi personali per il bene della squadra e del torneo, che gli Stati Uniti hanno vinto soltanto due volte negli ultimi vent’anni e puntano a vivere da protagonisti per rimediare alla disfatta di tre anni fa a Parigi. Alle parole di Stricker, parso come un genitore che avverte i propri figli di metterli in punizione in caso si comportino male, hanno fatto seguito anche quelle dell'allenatore di DeChambeau Mike Schy: "Bryson vuole che questa faida finisca". Alla vigilia dell'appuntamento in Wisconsin i due diretti interessati sembrano essere in un momento di pace armata. Koepka ha esternato i suoi pensieri solo per criticare il formato a squadre della Ryder Cup e De Chambeau ha assicurato ai giornalisti di aspettarsi qualcosa di divertente ma di non voler parlarne troppo.
Negli Stati Uniti il caso ha riempito tutte le pagine dei giornali e dei siti web e cresce l'attesa per vedere come potrebbe evolversi la situazione. Tutti aspettano la prossima mossa e la Ryder Cup avrà gli occhi puntati su di loro per vedere se proseguiranno con questa tregua o aggiungeranno benzina sul fuoco della loro rivalità.
La storia della loro rivalità
Tutto è iniziato nel gennaio 2019, durante un torneo a Dubai. Koepka, golfista più tradizionale, criticò la lentezza di gioco di De Chambeau definendola “imbarazzante”. In quel periodo, infatti, il 28enne rivale, soprannominato “lo scienziato” per il suo approccio estremamente analitico al golf, tanto da presentarsi in campo con compasso e goniometro per capire meglio la direzione dei tiri, era criticato per il tempo che impiegava a preparare i suoi colpi, troppo lungo non solo per lo spettacolo offerto agli spettatori ma anche per la pazienza degli avversari (un video di DeChambeau che impiega più di tre minuti per colpire un colpo di 70 yard è diventato virale). I due si confrontarono in modo sereno e la storia sembrò finire lì. Ma le ruggini sembrarono esserci anche in quella che doveva essere una riconciliazione pubblica nell'agosto 2019. Quando il moderatore dell'evento Michael Collins scherzò sul rapporto tra i due, DeChambeau provò ad essere sarcastico: "Siamo onesti, sappiamo chi vincerebbe una rissa e non sono io. Lascia che io lo dica subito: Koepka mi prenderebbe a calci in culo". Koepka replicò: "Hai capito bene".
Nel gennaio 2020 la tensione salì. In una diretta su Twitch DeChambeau prese in giro Koepka, ritratto precedentemente su un numero di ESPN dedicato ai corpi degli atleti, facendo notare come il suo avversario non avesse addominali visibili. Koepka rispose subito postando una foto dei suoi quattro trofei major vinti nonostante la “pancetta”.
Complice la pandemia, i litigi pubblici mancarono fino al luglio 2020, durante un torneo a Detroit. DeChambeau si presentò alla manifestazione molto più tirato del solito, muscoloso e in grande forma. Koepka, che in quel caso non stava partecipando, non perse comunque occasione per ironizzare con un post su Twitter.
Da quel momento i due non smisero più di stuzzicarsi, tra alti e bassi. La punta dell'iceberg che ha compromesso il loro rapporto fu l’intervista fatta a Kopeka a maggio scorso dopo il suo secondo round al PGA Championship. DeChambeau passò dietro all'intervistatore e si rivolse al suo avversario dicendogli qualcosa che lo fece innervosire platealmente. Nel video, infatti, si vede Koepka che si ferma, alza gli occhi al cielo e fa un lungo sospiro come a volersi trattenere. È difficile capire cosa fece DeChambeau per suscitare la reazione di Koepka. Ma secondo le risposte al tweet originale di persone che erano presenti alla scena avrebbe ironizzato su un errore del suo avversario.
L'occasione per un nuovo round di polemiche fu la quarta edizione del "The Match", uno show di solidarietà in programma il 6 luglio negli Stati Uniti. “Mi dispiace fratello”: questo il tweet di Koepka rivolto ad Aaron Rodgers, golfista che avrebbe giocato al fianco di DeChambeau. "È bello essere sempre nei tuoi pensieri", la risposta immediata dell'americano chiamato in causa.
I fan di Koepka iniziarono poi a disturbare DeChambeau durante le gare, soprattutto dopo che quest’ultimo aveva invitato uno spettatore ad allontanarsi per averlo chiamato "Brooksy", il soprannome di Koepka. Un botta e risposta continuo a cui qualcuno doveva porre un argine. E infatti ad intervenire è stata la PGA, l’organizzatrice dei tornei professionistici, che ha informato il pubblico che chiunque urli “Brooksy” o mostri un comportamento inadeguato e irrispettoso nei confronti di DeChambeau durante le gare verrà allontanato. Brooks Koepka vs Bryson DeChambeau: to be continued…