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Kipyegon Bett è morto a 26 anni: il mezzofondista keniano stroncato da insufficienza renale ed epatica

Tragedia nel mondo dell’atletica: il mezzofondista keniano Kipyegon Bett, bronzo ai Mondiali di Londra 2017, è morto all’età di 26 anni a causa di un’insufficienza renale ed epatica. Dopo la squalifica per doping era sprofondato in un lungo periodo di depressione e dipendenza dall’alcol.
A cura di Michele Mazzeo
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Una tristissima tragedia ha sconvolto il mondo dell'atletica. La medaglia di bronzo degli 800 metri ai Mondiali del 2017, il keniano Kipyegon Bett è morto all'età di 26 anni a causa di un'insufficienza renale ed epatica. L'atleta, che nel 2022 aveva finito di scontare la squalifica per doping di 4 anni (era risultato positivo all'EPO, che lui però ha sempre negato di aver assunto), è deceduto Tenwek Hospital dove era stato trasferito qualche giorno prima in seguito ad un peggioramento delle sue condizioni di salute.

Secondo quanto riportano i media locali infatti, quello che da juniores era considerato il più talentuoso mezzofondista del Paese (era stato anche campione del mondo U20 degli 800 metri), dopo la squalifica non è sprofondato in un lungo periodo di depressione e dipendenza dall'alcol dal quale non si è mai ripreso. Nemmeno una volta terminato il periodo di sospensione nonostante il buon ritorno alle gare che lo aveva visto conquistare la medaglia di bronzo sui 400 metri a ostacoli ai campionati nazionali.

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Nell'ultimo periodo, come rivelato dalla sorella, le sue condizioni di salute sono peggiorate e da un po' di tempo, a causa di danni al fegato e ad altri organi interni, vomitava sangue. Inizialmente è stato curato all’AIC Litein Hospital come paziente ambulatoriale, ma qualche giorno prima della morte, in seguito ad un ulteriore peggioramento,  era stato trasferito al Tenwek Hospital, nella contea di Bomet, per ulteriori accertamenti ed è lì che domenica 6 ottobre è deceduto.

Prosegue dunque il terribile periodo per l'atletica keniana con la morte di Kipyegon Bett a soli 26 anni che si va ad aggiungere alle altre tragedie che hanno riguardato importanti atleti del Paese keniano (su tutti l'assassinio a colpi di machete dell'ex maratoneta Samson Kandie e la maratoneta ugandese Rebecca Cheptegei bruciata viva dall'ex compagno in Kenya al rientro dopo aver partecipato alle Olimpiadi di Parigi 2024).

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