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Kharlan getta ombre sui Mondiali di scherma: “L’arbitro italiano piangeva, qualcun altro ha deciso”

Dopo la squalifica dai Mondiali di Scherma 2023 di Milano per essersi rifiutata di stringere la mano all’avversaria russa, la schermitrice ucraina Olga Kharlan ha lanciato delle pesanti accuse facendo sorgere dei sospetti riguardo la regolarità della rassegna iridata.
A cura di Michele Mazzeo
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Proseguono le polemiche riguardo a ciò che è avvenuto nel match del torneo di sciabola individuale femminile tra l'ucraina Olga Kharlan e la russa Anna Smirnova ai Mondiali di Scherma 2023 di scena a Milano. Il rifiuto di salutare l'avversaria per questioni legate alla guerra in atto tra i rispettivi Paesi e la sua conseguente squalifica della prima infatti hanno provocato e continuano a provocare una serie di reazioni che scuotono l'intero universo schermistico. Dopo lo sfogo pubblico del fidanzato, lo schermidore italiano plurititolato Gigi Samele, la 32enne ucraina ha raccontato alcuni retroscena riguardanti ciò che è accaduto prima e dopo l'incontro e lo ha fatto gettando inquietanti sospetti sull'intera rassegna iridata.

Olga Kharlan difatti ha spiegato che il giorno prima del match aveva informato la Federazione Internazionale della scherma (FIE) della sua intenzione di non stringere la mano alla russa e di porgere soltanto la lama della sua sciabola in segno di saluto e, a suo dire, avrebbe ricevuto rassicurazioni riguardo al fatto che non sarebbe stata squalificata per questo. E così in realtà è andata dato che l'arbitro a fine incontro le aveva assegnato la vittoria, salvo poi, in seguito alla reazione della Smirnova (che si è rifiutata di incrociare la lama con la sua avversaria e ha poi occupato la pedana in segno di protesta), dopo circa un'ora raggiungerla in camera di riscaldamento per mostrargli il cartellino nero che indicava la sua squalifica dalla competizione decisa dalla FIE che ribaltava dunque l'esito del match.

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A supporto della sua tesi la sciabolatrice ucraina ha anche rivelato che nel momento in cui il direttore di gara italiano le ha comunicato la squalifica quest'ultimo sarebbe addirittura scoppiato a piangere: "Non credo sia colpa dell'arbitro, era molto turbato, piangeva. Lo conosco bene. È stato crudele anche per lui, è crudele per tutti" ha difatti detto la schermitrice classe '90 in un'intervista rilasciata a RMC sull'accaduto.

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E secondo la versione offerta da Olga Kharlan questa sarebbe la prova più tangibile del fatto che la decisione sia stata presa sulla scorta di pressioni esterne che avrebbero in qualche modo falsato il Mondiale di Scherma di scena a Milano: "Questo sistema, questa federazione, uccidono tutti, anche gli arbitri. È italiano, lo conosco. Lo rispetto molto come arbitro. In pedana non mi ha dato una cartellino nero, non l'ha fatto. Quindi andava tutto bene tant'è che mi stavo preparando per il match successivo. La prima decisione dell'arbitro è stata quella di non dare un cartellino. La nostra federazione contesta la decisione perché la prima decisione dell'arbitro è stata quella di non punire nulla. Hanno cambiato la sua decisione a causa dell'obiezione di alcune persone" ha difatti chiosato la sciabolatrice ucraina gettando pesanti ombre sull'integrità della FIE e sulla regolarità della rassegna iridata organizzata in Italia.

Palese il riferimento dell'ucraina a possibili interferenze da parte del governo della Russia: "Quello che è successo oggi solleva molte domande, ma fornisce anche molte risposte. Uno Stato che terrorizza il nostro Paese, la nostra gente, le nostre famiglie e ora terrorizza anche lo sport" aveva infatti commentato l'accaduto Olga Kharlan in un video pubblicato sui propri profili social qualche ora dopo l'episodio dei Mondiali di Scherma di Milano 2023 che l'aveva vista protagonista.

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