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Kathleen Baker, la nuotatrice con il morbo di Crohn conquista l’argento

L’americana chiude seconda nei 100 metri dorso femminili. “Spero che la mia vittoria possa essere d’esempio e d’incoraggiamento. Non ho mai rinunciato ai miei sogni e spero che altri facciano lo stesso”.
A cura di Matteo Vana
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Kathleen Baker - Getty Images
Kathleen Baker – Getty Images

Vincere una medaglia olimpica a 19 anni è un grandissimo risultato, ma farlo mentre si sta lottando con il morbo di Crohn è una vera e propria impresa. Kathleen Baker, nuotatrice statunitense, ce l'ha fatta e nonostante la malattia con cui è costretta a convivere da quando aveva 14 anni si è portata a casa la medaglia d'argento nei 100 metri dorso femminili, battuta solo dall'inarrivabile Katinka Hosszu.

Una vittoria contro la malattia

Il morbo di Crohn è una malattia infiammatoria cronica dell'intestino che può colpire qualsiasi parte del tratto gastrointestinale e che causa perdita di peso, dolori addominali, nausea e febbre. Tutto questo però non ha fermato la Baker che ha continuato ad allenarsi tra mille difficoltà. "Spero che la mia vittoria possa essere d'ispirazione a tanti", ha detto la giovane al termine della competizione, visibilmente emozionata per il risultato raggiunto, un podio in cui forse neanche lei sperava.

"Non rinunciate mai ai vostri sogni"

Quella di andare alle Olimpiadi è stato l'inizio di un sogno: la giovane ha raccolti il necessario, caricato tutte le medicine in una valigia ed è partita. "Ho avuto la mia bella dose di avversità – ha confessato al Charlotte Observer -. Penso che ciò che mi è successo mi abbia spinta ad apprezzare lo sport ancora di più, a causa della consapevolezza del fatto che avrei potuto perderlo. Amo nuotare più di ogni altra cosa al mondo e avere la possibilità di farlo alle Olimpiadi è una sensazione incredibile". Fino a quando il suo tocco a muro è valso la medaglia d'argento e il coronamento di un sogno nato da bambina. "Spero di aver ispirato un po' di persone. Ho pregato tanto per questo. Credo che sia la cosa che mi ha portato fin qui. Non ho mai rinunciato ai miei sogni e spero che altri facciano lo stesso".

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