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Jeremiah Johnson è un mostro nel football americano, ma ha un problema: nessuno crede che ha 12 anni

Negli Stati Uniti è esploso il fenomeno di Jeremiah Johnson, un giocatore di football americano di 12 anni che spazza via gli avversari come fuscelli e miete premi: “Ma se ha i baffi…”, dicono gli haters.
A cura di Paolo Fiorenza
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Jeremiah Johnson ha 12 anni ed è un mostro nel football americano relativamente alle competizioni della sua fascia di età, al punto da ricevere premi per le sue prestazioni in cui fa la differenza in maniera imbarazzante. Una superiorità tecnica ma soprattutto fisica, come si vede bene nei video che ormai spuntano numerosi sulle gesta di Johnson.

L'hype intorno al ragazzo statunitense è salito ulteriormente nello scorso fine settimana, quando è stato premiato come MVP Under 12 – ovvero miglior giocatore – degli Youth National Championships di Miami. Sembra davvero l'inizio di una grande carriera, alla luce della precocità del giocatore e dei suoi mezzi già impressionanti. Johnson peraltro può giocare sia nelle fasi di attacco, come running back, sia in quelle di difesa, come defensive end, e in entrambe le situazioni si disimpegna alla grande.

Il suo problema tuttavia non è quello di spazzare via gli avversari come fuscelli, ma un altro che in questo momento è ben più difficile da fronteggiare. È un nemico insidioso e perfido, ancor più in epoca social dove si fa presto ad istituire tribunali e far diventare virali le sentenze emesse. Il problema del piccolo Jeremiah è che la gente non crede che abbia veramente 12 anni.

Il giovane campione viene accusato proprio sulla base di quello che è il suo punto di forza, ovvero lo strapotere fisico impressionante. Del resto il paragone con gli altri bambini lascia a bocca aperta, come se Johnson avesse a che fare con lillipuziani. A Jeremiah vengono rinfacciate anche le sembianze del suo volto, con evidenti baffi ad incorniciare la bocca, mentre qualcuno cita – non si bene perché – anche i tatuaggi sul braccio. Che appaia più grande di un dodicenne medio è abbastanza palese, ma da qua a formulare accuse così pesanti ce ne passa. O meglio ce ne dovrebbe passare, visto che il ‘fenomeno Johnson' sta diventando sempre più eclatante, con tanto di videomakers che lo vanno a intervistare per poi esporlo al giudizio social.

"Ho bisogno di vedere il suo certificato di nascita", chiede qualcuno, mentre a difesa del giocatore qualcun altro racconta di "ricordarsi di lui anche nella categoria Under 10" e che "anche allora aveva i baffi". La vicenda di Johnson, fatte le debite distanze, ricorda quanto accadde 8 anni fa con Joseph Minala, il centrocampista camerunense – oggi all'Olbia in Serie C – che ebbe un momento di notorietà quando esordì 17enne in Serie A con la maglia della Lazio. Anche allora si dissero cattiverie sulla reale età del ragazzo, poi spazzate via senza dubbi ulteriori dopo che l'inchiesta aperta in merito dalla FIGC si concluse con l'accertamento che l'età anagrafica era quella realmente dichiarata. È possibile che anche con Jeremiah Johnson andando avanti così si arrivi prima o poi alla richiesta di informazioni certificate sulla sua età.

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