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Jake Paul si scusa pubblicamente per come è finito il combattimento con Mike Tyson: ha avuto pietà

Jake Paul ha confermato quello che molti sospettavano, non ha voluto infierire su un Mike Tyson ormai alla sua mercé. Il 27enne youtuber ha chiesto pubblicamente scusa: “Mi dispiace di non averlo messo KO, ragazzi. Dopo averlo visto un po’ stanco, non volevo fargli troppo male”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Se non è stata una farsa, diciamo che ci è andata molto vicino: Mike Tyson ci ha provato nei primi due round, finché il suo corpo di 58enne ha avuto benzina, ma poi l'età gli ha presentato impietosamente il conto. Di lì in poi – nei successivi 6 round da 2 minuti, questo era il format della sfida – è stato un monologo di Jake Paul, che si è aggiudicato largamente ai punti l'attesissimo combattimento andato in scena venerdì notte nell'arena dei Dallas Cowboys, ad Arlington, in Texas. Un esito un po' deludente, ed in molti hanno criticato Paul per non essere riuscito a mettere KO Tyson quando era chiaramente in difficoltà fisica, anzi – più esattamente – per non averlo voluto fare. Uno scenario che è stato poi confermato dal 27enne youtuber, che per questo ha chiesto pubblicamente scusa: "Mi dispiace di non averlo messo KO, ragazzi. Mi dispiace davvero. Dopo averlo visto un po' stanco, non volevo fargli troppo male".

Jake Paul svela che non ha voluto infierire su Mike Tyson

Insomma Paul ha avuto pietà di quello che lui stesso ha detto più volte di considerare un mito: la sua mancata ‘esecuzione' di Iron Mike negli ultimi minuti dell'incontro è stata una scelta, vista la posizione chiaramente dominante in cui si trovava. Tyson si muoveva sempre più lentamente man mano che il combattimento andava avanti, respirando pesantemente ogni volta che tornava al suo angolo, col sudore che grondava in maniera copiosa dal suo volto. Tutti e tre i giudici alla fine hanno dichiarato Paul netto vincitore ed il 27enne a caldo ha mostrato rispetto per l'ex campione del mondo dei pesi massimi, chiamandolo "il GOAT" (ovvero il più grande di tutti i tempi) nella sua intervista post-combattimento.

Il rispetto per la leggenda che incarna Tyson – ma anche per lo sforzo comunque compiuto dal 58enne pugile di Brooklyn per presentarsi in condizioni buone alla sfida – ha impedito a Paul di infierire, come ha spiegato qualche ora dopo lo youtuber nel podcast ‘BS with Jake Paul', scusandosi per non aver onorato lo sport fino in fondo: "Mi dispiace di non averlo messo KO, ragazzi. Mi dispiace davvero. Dopo averlo visto un po' stanco, non volevo fargli troppo male. C'è stato un punto in cui tutta la mia aggressività, il ‘lo metto KO e gliela faccio vedere', sono scomparsi quando non venivo più colpito molto. Amo Mike".

"Nel primo round ho preso le misure alla sua velocità – ha continuato Paul – E una volta che ho capito il suo tempismo abbastanza rapidamente e ho visto come potevo toccarlo, il resto è praticamente storia. Al terzo round avevo il controllo del combattimento perché lui era frustrato. L'ho semplicemente battuto e mi sono divertito". L'inchino fatto verso Tyson quando mancavano pochi secondi alla fine del combattimento e i successivi saluti molto rispettosi tra i due descrivono perfettamente il clima reale in cui si è svolto il match dopo i primi due round: non è quello che speravano molti, né quello che dovrebbe essere la boxe.

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