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Jake Paul regala un piccione a Tyson, una subdola provocazione finita male: la reazione è inaspettata

Il dono di Jake Paul a Iron Mike non è casuale, quel tipo di volatile ha un valore speciale per l’ex campione dei pesi massimi. Lo prende come come un colpo basso e replica: “Lo darò in pasto al mio falco”.
A cura di Maurizio De Santis
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Jake Paul ha dinanzi a sé Mike Tyson. Sono l'uno di fronte all'altro in uno dei faccia a faccia di avvicinamento alla sfida che andrà in scena il 15 novembre all'AT&T Stadium di Arlington, in Texas (nella notte italiana del 16, considerato il fuso orario). Lo Youtuber ha con sé una gabbia che contiene un uccello, l'ha portata con sé per regalarla all'avversario.

All'interno c'è un piccione, ma non uno comune: "Questo viene dal Sud-Est asiatico e l'ho pagato migliaia di dollari", dice mentre Kid Dynamite lo prende dalla piccola voliera e lo tiene tra le mani grandi. "Ti ringrazio… lo darò in pasto al mio falco", si lascia sfuggire reagendo così a quello che è sembrato un gioco mentale, una provocazione, un colpo basso tirato a un aspetto molto delicato del suo passato, più che un dono sincero.

Perché Paul ha omaggiato Tyson proprio con un piccione

Quel gesto si presta a un'interpretazione in particolare: gentilezza (presunta) a parte, è stato un modo per pungolarlo. Chi conosce la storia di "The Baddest Man on the Planet" sa che dietro la particolare predilezione per quel volatile ci sono una storia personale e un vissuto emotivo che riportano l'ex campione dei pesi massimi indietro nel tempo.

Oggi 58enne, ricorda ancora benissimo la sua infanzia e come prendersi cura di quegli animali abbia rappresentato per lui una via di fuga da una realtà difficile, durissima per un ragazzino grasso e brutto (così si descrisse lo stesso Iron Mike parlando del passato) spesso nel mirino dei bulli. Si fa fatica a immaginare l'ex campione dei guantoni messo spalle al muro da giovinastri che fanno i gradassi coi più deboli, eppure è stato così.

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Iron Mike bullizzato da ragazzino: "I piccioni, la mia via di fuga"

"I bambini mi prendevano in giro per tutto il tempo – ha spiegato in passato, parlando della sua passione per questo tipo di uccelli -. L'unica gioia che avevo erano i piccioni, erano la mia via di fuga. Li ho amati da quando avevo nove anni. Il primo pugno che ho sferrato è stato contro un ragazzo che staccò la testa a un mio piccione". Si lasciò trasportare dalla rabbia e dal dolore anche molti anni più tardi quando si accorse che Julius, il suo animaletto preferito, era morto e un netturbino aveva gettato la cassetta che ne conteneva i resti ("a quell'uomo mollai un cazzotto così forte che restò stordito").

Per amore dei suoi piccioni Tyson ha anche messo fine in maniera molto brusca a una delle sue precedenti relazioni. Un'ex fidanzata pronunciò parole sgradite al riguardo e Mike non ebbe alcun dubbio su cosa fare. "Stavo uscendo con questa ragazza e lei mi disse: Non so perché fai volare quegli uccelli maledetti, dovresti mangiarli. E per me fu la fine di tutto".

Ecco perché Tyson ha avuto quella reazione molto dura contro Paul, replicando in maniera molto ruvida a quel cadeau molto particolare. Non è solo questione di schermaglie pre-combattimento, di quelle che infiammano la platea e preparano il terreno mediatico all'evento che andrà in onda su Netflix e sarà seguito da milioni di telespettatori.

Un incontro che ha destato molte perplessità e alimentato polemiche per la differenza d'età (ben 31 anni, Paul ne ha 27), per i timori legati alle condizioni di salute dell'ex pugile, che non sale sul quadrato per un match professionistico vero dal 2005.

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