Jacobs svela il trucco che usa su Instagram: lo fa per ingannare i velocisti americani
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Reduce dalla doppia sorprendente sconfitta sui 60 metri indoor da parte dell'altro azzurro Samuele Ceccarelli, prima ai campionati italiani assoluti poi agli Europei ad Istanbul, Marcell Jacobs è sereno e motivato per affrontare al meglio la stagione all'aperto, dove lo attendono i blocchi di partenza dei 100 metri mondiali, chiaramente l'obiettivo stagionale del campione olimpico.
La rassegna iridata outdoor si svolgerà a Budapest dal 19 al 27 agosto 2023 e Jacobs preannuncia al Corriere della Sera il suo debutto all'aperto: "La prima gara non sarà prima della fine di maggio o primi di giugno. La sconfitta indoor con Ceccarelli? Tutte le cose che succedono, positive o negative, sono un insegnamento. Colgo questa sconfitta, una sconfitta tra virgolette perché è pur sempre un argento per l'Italia, come uno sprone: ci sono sempre cose che non vanno come vorresti. Stiamo lavorando sodo per arrivare pronti all'obiettivo: il Mondiale. La preparazione è finalizzata sui 100 di Budapest".

Dopo il doppio oro di Tokyo, la sorte ha fatto più di uno sgambetto al 28enne velocista di Desenzano, che al riguardo è fatalista: "Tutta la mia carriera è costellata di infortuni e problematiche. Le lezioni le ho sempre imparate, ma contro l'imprevisto non si può niente. Il 2022 è stato perfetto fino all'oro iridato indoor con record europeo. Stavo da Dio: ero arrivato a fare un personale sui 120 di quasi mezzo secondo. Poi il virus in Kenya mi ha rallentato. Ho avuto troppa fretta di tornare, con un Mondiale e un Europeo, dove ho vinto l'oro, a ruota. Ho imparato a non avere fretta, ecco".
Il 9"58 record mondiale di Usain Bolt appare ancora di un altro pianeta, ma Jacobs non si pone limiti e racconta un presagio che lo accompagna: "È un tempo fuori dal mondo, però se penso che nel 2020 correvo in 10"11 e l'anno dopo ho vinto l'oro olimpico con 9"80 mi dico: perché pormi limiti? Aggiungendo 3 cm a passo e mantenendo le stesse frequenze per tot passi, arriverei al traguardo 90 cm prima. Stiamo parlando di 3 cm, non di un'eternità. E poi a me 9"56 mi perseguita… Non sono scaramantico ma sulla sveglia, al mattino, vedo sempre 9:56. Vesto i bambini, che Nicole porta a scuola. Poi magari mi rimetto a letto, chiudo gli occhi, li riapro: 9:56. Giuro. Anche stamattina. Non è casuale!".

Ai Mondiali Jacobs ritroverà i velocisti americani che non vedono l'ora di batterlo e che continuano a punzecchiarlo. Ma i vari Kerley e Lyles studiano anche i video dell'azzurro, per carpirne qualche segreto. Marcell allora ha deciso di adottare un trucco: "Infatti non ho più pubblicato su Instagram le partenze buone! Non voglio che vivisezionino i miei appoggi! Posto solo video delle partenze peggiori, a costo di sentirmi dire: Marcell, una volta uscivi meglio dai blocchi…".
Che Jacobs sia appagato dall'essere già uno degli sportivi italiani più forti di sempre, toglietevelo dalla testa: "Come vorrei essere ricordato tra 100 anni? Come uno di quegli sportivi che ha riscritto la storia e viene raccontato nei libri. Avete presente LeBron James?". Non male come punto di riferimento…