Jacobs piange sul gradino più alto del podio alle Olimpiadi: “È la cosa più bella che c’è”
Oggi è ancora più bello di ieri, oggi c'è la certezza che è tutto vero, che non è un sogno: Marcell Jacobs sale sul gradino più alto del podio nello stadio di Tokyo per ricevere la medaglia d'oro che premia il vincitore dei 100 metri piani alle Olimpiadi. Nessun pizzicotto, nessun risveglio improvviso: l'uomo razzo è italiano, anzi – per usare le sue parole – "italiano in ogni cellula del suo corpo".
La leggenda Valeriy Borzov, due volte campione olimpico, consegna la medaglia a Jacobs, poi parte l'inno italiano e questo ragazzone di 26 anni si commuove, pensando alle sofferenze che hanno segnato la sua infanzia, senza un padre pronto ad abbracciarlo e confortarlo nei momenti duri. Piange Marcell ed in quel momento è tutti noi che lo guardiamo orgogliosi.
"Sono la persona più emozionata del mondo, è stato fantastico – dice poi ai microfoni Rai –ho guardato la medaglia, tutto il percorso che ho fatto nella mia carriera, i sacrifici che ho dovuto fare e che mi hanno aiutato ad essere qui oggi sul gradino più alto del podio ad un Olimpiade. Pesa tantissimo, è la cosa più bella che ci possa essere in questo momento".
Jacobs vuole condividere il momento di una vita con tante persone: "C'è tutto in questa medaglia, ogni parte di questa medaglia appartiene a quelli che credono in me, tanti pezzi vanno a loro. Adesso il mio allenatore dovrà essere bravo a capire come gestire i prossimi impegni e vedremo quello che succederà, intanto mi godo questa vittoria. È stato veramente fantastico il percorso che abbiamo fatto, ho lavorato in modo eccezionale con la mia mental coach, sono arrivato a questa finale concentrato e avevo tutto da guadagnare, mi sono divertito". Sapessi noi, Marcell… e si gode ancora.