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Jacobs e Tortu, nuove intercettazioni sul caso spionaggio: “Hanno un sospetto, pensano sia dopato”

Dai verbali degli interrogatori del superpoliziotto Carmine Gallo sull’inchiesta Equalize emergono altre rivelazioni sulla presunta operazione di spionaggio condotta sul campione olimpico. “Giacomo Tortu mi disse: Mio fratello non deve sapere nulla”.
A cura di Maurizio De Santis
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"È impossibile, sicuramente si dopa". È una delle frasi su Marcell Jacobs emerse nei verbali dell'interrogatorio dell'ex super-poliziotto, Carmine Gallo (morto una settimana fa), che agli inquirenti dell'inchiesta Equalize (la piattaforma utilizzata per effettuare intercettazioni abusive) aveva parlato anche della presunta operazione di spionaggio condotta nei confronti del campione olimpico.

La raccomandazione: "Mio fratello non deve sapere nulla"

La medaglia d'oro vinta in Giappone sui cento metri aveva sollevato un'ondata di sospetti in tutto il mondo, inglesi e americani i più accaniti assertori che c'era qualcosa di strano in quell'exploit improvviso da parte di un'atleta fino a quel momento tutt'altro che competitivo a un certo livello. In base a quanto contenuto nei faldoni degli inquirenti, quel successo aveva fatto drizzare le antenne anche a molti in Italia. E l'indagine sotto traccia, commissionata (è l'ipotesi inserita nel dossier tutta da verificare) da Giacomo Tortu, fratello di Filippo, velocista azzurro e compagno di nazionale di Jacobs, è forse solo la punta dell'iceberg. Doveva restare segreta e, soprattutto, lo sprinter esserne tenuto all'oscuro. "Mi raccomando, se viene fuori mio fratello non sa nulla", è l'espressione a corredo dell'incontro con l'ex investigatore.

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La richiesta: "Come possiamo vedere i certificati?"

Giacomo Tortu (attualmente indagato) avrebbe incaricato Gallo di reperire informazioni che risalgono al periodo compreso tra il 2020 e il 2021 e fanno riferimento alla vita da atleta di Jacobs. Mai coinvolto in casi di doping, l'azzurro è finito al centro di accertamenti illegittimi. "Come possiamo fare per vedere i certificati?", sarebbe stata una delle richieste enunciate da Gallo. Richieste dinanzi alle quali l'ex investigatore dà una risposta precisa: "Non possiamo fare nulla". Una spiegazione che non sarebbe bastata a placare il suo interlocutore che "insisteva a tutti i costi".

I sospetti: "Questo qua fa 9″80 improvvisamente"

Analisi del sangue, telefonate, scambi di messaggi su chat con lo staff, l'allenatore o il nutrizionista: un flusso di ragguagli che – come riportato dall'Agenzia Ansa – sarebbe scaturito da una richiesta specifica fatta all'ex super-poliziotto. C'è anche questo nelle dichiarazioni rese ai pm che tirano in ballo Giacomo Tortu. "Mi dice che loro hanno un sospetto, loro, tutto il gruppo loro delle Fiamme Gialle, hanno un sospetto che Jacobs si sia sottoposto a doping. Perché dice: È impossibile che abbia fatto ‘sta performance. Questo qua, da che correva 10″10, fa 9″80 improvvisamente… È impossibile, sicuramente si dopa". 

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