Jacobs e Tamberi di nuovo in gara insieme: ai Mondiali indoor di Belgrado con i nuovi astri
Sono passati sette mesi e in questi sette mesi non abbiamo fatto che ricordare, dirci che era tutto vero e sperare che in futuro una cosa del genere avrebbe potuto ripetersi (ritenendoci però già fortunati che in vita lo abbiamo vissuto). È dal 1° agosto 2021 che ricordiamo con la felicità sfrenata di chi c’era, quella che il tempo ancora non ha sedimentato in pacata gioia, il doppio oro olimpico di Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi alle Olimpiadi di Tokyo. Quel doppio oro che si è inserito e ha amplificato al massimo un fragoroso successo italiano nell’atletica leggera (5 ori a fine Olimpiadi), ha fatto da sfondo luminosissimo al successo generale del nostro sport, riconosciuto anche dai nostri cugini francesi con una bellissima copertina di fine anno sull’Equipe.
Questa felicità estrema oggi la rimettiamo in circolo, nella speranza che venga amplificata di nuovo da grandi prove dei nostri atleti, perché dal 18 al 20 marzo, alla Štark Arena di Belgrado ci saranno i Campionati Mondiali di atletica leggera indoor e i nostri due ori olimpici, Marcell e Gianmarco ci saranno per provare di nuovo a vincere. Marcell dopo quella che è senza paura di sbagliare una delle vittorie più incredibili della storia del nostro sport, l’oro sui 100 metri a cui ha aggiunto l’oro nella 4×100, ha completamente lasciato perdere il 2021, per iniziare ad allenarsi con serietà e costanza per la stagione indoor nel 2022.
Il percorso sembra essere stato, come sempre per quel che riguarda Marcell Jacobs e il suo allenatore Paolo Camossi, perfetto al fine di arrivare in ottima forma per questa prima grande prova stagionale. Marcell Jacobs ha esordito all’Internationales Stadionfest a Berlino, dove ha praticamente passeggiato in 6’’57 in semifinale, per poi aprire di più il gas in finale e battere l’ivoriano Arthur Cissé e il francese Jimmy Vicaut con un ottimo 6’’51. Sette giorni dopo, all’Orlen Cup di Lodz, scontro in finale già impegnativo contro Mike Rodgers, argento mondiale proprio sui 60. Jacobs però vince ancora facile e in grande spinta proprio sull’americano con un 6’’49 che fa paura, pensando che il suo record italiano è di 6’’47.
Infine terzo show a Lievin, con un 6’50 che mostra anche una grande regolarità. Agli Italiani indoor non poteva avere avversari e la vittoria in 6’’55 (dopo il 6.57 della batteria) è un sigillo sempre ben accetto come ha dichiarato Jacobs dopo la gara di Ancona. Prima di questi Mondiali poi c’è stata la prova generale proprio al meeting indoor di Belgrado, dove ci saranno i Mondiali, ma purtroppo una falsa partenza in finale non gli ha permesso una nuova vittoria. “Meglio oggi che ai Mondiali”, ha dichiarato Jacobs, che ha anche compreso delle particolarità della pista a cui dover far fronte.
Questa volta a Belgrado sarà il favorito e dovrà vedersela soprattutto con la schiera di statunitensi che vogliono togliergli lo scettro di uomo più veloce al mondo. A Spokane, durante i Campionati USA, si sono distinti Christian Coleman, al ritorno dalla squalifica per doping di 18 mesi e Micah Williams, lo sprinter più interessante del prossimo futuro, essendo nato nel 2001. Il primo del ranking stagionale è il bahamense Terrence Jones grazie a un 6"45 corso a Lubbock, ma a rivedere la gara sembra esserci una falsa partenza incredibilmente non considerata.
Se Jacobs se l’è presa comoda fino a dicembre dopo l’oro olimpico, Gimbo Tamberi ha deciso di godersela un po’ di più e non si è fatto mancare niente, nemmeno l’All Star Games NBA. Come ha chiarito suo padre in questi giorni, poco tempo fa Gimbo pesava 90 chili e non era in grado di poter competere con i migliori. Nell’ultimo mese però si è messo di buzzo buono, ha deciso di puntare a questi Mondiali indoor e vuole esserci non solo per fare presenza. Lo stesso Marco Tamberi ha dichiarato che con un 2.30 a Belgrado si può vincere.
Se a questo si aggiunge che russi, bielorussi e ucraini non sono presenti per i motivi che conosciamo benissimo, che l'altra medaglia d'oro olimpica di Tokyo 2022, Mutaz Essa Barshim, ha dichiarato da tempo che non avrebbe partecipato così come lo statunitense JuVaugn Harrison, vien da sé che un Tamberi in discreta forma, capace di un buon 2.30, può battere una concorrenza non esaltante e puntare alla doppietta oro olimpico e mondiale indoor (che poi sarebbe una doppia doppietta perché Gimbo ha già vinto i Mondiali indoor a Portland nel 2016).
Ma non di soli Jacobs e Tamberi vive l'atletica leggera azzurra. Schiereremo una Nazionale molto competitiva, con Emmanuel Ihemeje nel triplo, che ha appena rivinto con 16.83 la gara NCAA dopo l'exploit dello scorso anno, nel peso uomini ben due carte da medaglia, Zane Weir, che nella Coppa Europa di lanci a Leiria pochi giorni fa è arrivato a 21.99, secondo italiano di sempre dopo la leggenda Alessandro Andrei, e Nick Ponzio, che nella stessa manifestazione ha lanciato il peso a 21.83, quarto di sempre in Italia (stiamo diventando una forza mondiale nel peso anche grazie a Leonardo Fabbri, in questo momento il nostro terzo uomo che non partecipa però ai Mondiali).
Tra le donne altri nomi molto interessanti. Zanyab Dosso nei 60 metri, fresca del record agli Italiani indoor con 7”16, e Larissa Iapichino, quest'anno in ripresa dopo un brutto finale di 2021 per colpa anche di diversi problemi fisici. Saremo a Belgrado da protagonisti e diremo la nostra in tante gare. D'altronde la nazione che ha l'uomo più veloce e quello che salta più in alto al mondo ormai non è più una semplice comparsa dell'atletica leggera internazionale. Se ce l'avessero detto dieci mesi fa, non ci avrebbe creduto nessuno.