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Jacobs e il calendario del sesso: “Tornavo a casa e Nicole diceva no, facciamolo tra 4 giorni”

Marcell Jacobs racconta come si è piegato alle volontà della compagna Nicole: “C’erano giornate in cui tornavi a casa bello contento… e invece no”.
A cura di Paolo Fiorenza
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Marcell Jacobs sa bene che il prossimo anno sarà per lui molto più difficile di quello appena conclusosi: confermarsi al livello più alto nello sport è davvero per pochi, e più si sale su, più è facile avere giramenti di testa nell'indirizzare lo sguardo verso il basso. Il due volte campione olimpico a Tokyo, l'uomo più veloce del pianeta, è consapevole che tutti lo aspetteranno al varco, per batterlo in pista – i suoi avversari – e per bollarlo come meteora o anche peggio.

Gli scettici – soprattutto stranieri, in primis i sospettosi inglesi – non vedono l'ora di veder fallire il 27enne velocista azzurro, che dal canto suo mostra una grande sicurezza nei propri mezzi, frutto della nuova consapevolezza di sé maturata grazie alle vittorie ma anche al lavoro fatto negli anni scorso con la propria mental coach. "Sto lavorando per far sì che il 2022 sia un altro 2021, anche se replicare l'anno non sarà facile", ha detto Jacobs qualche giorno fa alla cerimonia di consegna dei Collari d'Oro del CONI.

La solidità del ragazzo di Desenzano poggia anche sulla stabilità affettiva: il legame con la compagna Nicole Daza è la pietra angolare di una vita divisa tra pista d'atletica e la famiglia. La coppia convolerà a nozze l'anno prossimo, per coronare un amore che ha dato loro due figli, il primogenito Anthony e la piccola Meghan. Un maschietto e una femminuccia, in modo da fare contenti entrambi, visto che Nicole insisteva parecchio per avere una bambina dopo il primo figlio, al punto da imporre a Jacobs alcune rinunce…

"Diciamo che lei già con Anthony sperava che fosse femmina, lei voleva una femmina, invece poi era un maschietto come volevo io e quindi poi per Meghan lei mi ha costretto a fare determinate cose – spiega Jacobs a Verissimoovvero ‘noi vogliamo la femmina, quindi lo facciamo solo in questi determinati giorni'… allora io ho fatto ‘vabbé'…".

Il motivo del ‘calendario del sesso' imposto al focoso Marcell lo precisa poi Nicole: "Mi sono affidata al calendario cinese". Si tratta di uno strumento utilizzato nella Cina imperiale per predeterminare il sesso del nascituro. Si basa sulle teorie dello Yin e dello Yang, dei Cinque Elementi, degli Otto Trigrammi e dello I Ching. Argomenti molto lontani dal nostro modo di pensare e su cui spesso si ironizza, ma la compagna di Jacobs – motivatissima ad avere una femminuccia – si è invece messa a studiare il tutto, calcolando in primis la propria ‘età lunare' e poi il ‘mese lunare di concepimento' secondo il calendario tradizionale cinese.

Il buon Marcell si è dunque dovuto piegare alla causa, con giorni in cui ha dovuto raffreddare i suoi bollenti spiriti: "C'erano dei momenti in cui magari… giornate in cui tornavi a casa bello contento… ‘no, stasera no, fra quattro giorni'… ‘ah vabbè, quattro giorni'…". Nicole consiglia assolutamente il metodo a chiunque come lei desideri ‘programmare' il sesso di un figlio: "Magari tante persone dicono che non funziona, per me personalmente ha funzionato".

"Poi magari il destino, magari altro – la butta lì Jacobs – però ha funzionato". L'ultima parola sul tema ce l'ha Nicole: "Il destino, mettici quello che vuoi, però ha funzionato, c'erano i giorni stabiliti, quelli sono stati e così è uscita…".

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