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Olimpiadi Parigi 2024

Italia-Ungheria di pallanuoto alle Olimpiadi non si rigioca: ma il verdetto sul ricorso è scandaloso

Il match dei quarti di finale del torneo di pallanuoto maschile delle Olimpiadi di Parigi 2024 tra Italia e Ungheria non si rigiocherà: respinto il ricorso degli Azzurri sul clamoroso errore arbitrale che li ha pesantemente penalizzati nel match poi perso ai rigori, ma il verdetto della giuria d’appello è controverso.
A cura di Michele Mazzeo
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La sconfitta ai rigori ai quarti di finale contro l'Ungheria ha eliminato l'Italia dal torneo di pallanuoto maschile delle Olimpiadi di Parigi 2024 ma, terminato l'incontro, le polemiche non accennano a finire con gli Azzurri che ancora protestano per l'episodio arbitrale che li ha pesantemente penalizzati e hanno presentato un ricorso ufficiale che poteva addirittura portare anche ad una clamorosa ripetizione del match. Ricorso che è stato però respinto dalla giuria d'appello della World Athletics con un verdetto che ha fatto sorgere nuove polemiche.

Dopo aver ascoltato l'azzurro Francesco Condemi protagonista dell'episodio che ha scatenato il terremoto insieme al vicepresidente della Fin, Giuseppe Marotta, e al direttore tecnico Fabio Conti, infatti, la Commissione si è espressa sulla decisione presa dall'arbitro Miskovic che nel finale del secondo tempo dopo una lunga review al monitor non solo ha inspiegabilmente annullato la rete del momentaneo 3-3 azzurro firmata proprio da Condemi ed espulso il 20enne catanese per condotta violenta costringendo la formazione di Sandro Campagna a giocare in inferiorità numerica per i successivi 4 minuti. "Il match non si rigiocherà, il ricorso dell'Italia è stato respinto, ma viene cancellata la squalifica per Francesco Condemi in quanto decade la ‘brutalità' del suo gesto" è difatti in sintesi il verdetto della giuria d'appello della World Athletics sul ricorso presentato dalla FIN.

Le immagini rallentate dell'azione mostrano che Condemi dopo aver lasciato andare il pallone ha colpito con la mano il volto del suo avversario. Un contatto di gioco del tutto involontario che l'arbitro montenegrino ha però giudicato come il più grave tra gli interventi fallosi nella pallanuoto. Una decisione che ha fatto infuriare l'intera spedizione azzurra che ha sollevato anche dei sospetti riguardo la designazione del direttore di gara divenuto poi protagonista nell'episodio che ha inevitabilmente condizionato la partita con l'Ungheria: "Non ho parole su quello che si è visto. Era evidente. E lo avevo detto a chi di dovere già prima della partita che questa designazione era stata ‘presa dall'alto' in una certa maniera" ha infatti detto il ct Sandro Campagna ai microfoni di Rai Sport al termine del match.

A spiegare cosa intendesse il commissario tecnico azzurro il commentatore tecnico della pallanuoto Rai Francesco Postiglione durante la trasmissione Notti Olimpiche: "L'arbitro montenegrino Miskovic non è un arbitro abituato a fare partite di questo genere, mentre Alexandrescu (l'altro arbitro di Italia-Ungheria, ndr) sì. E, probabilmente, già quello era un campanello d'allarme tanto che Campagna lo aveva detto già prima della gara. E non è un caso che ad andare al Var sia stato Miskovic che, dopo aver rivisto l'azione al monitor per più di due minuti, ha poi preso questa scellerata e incomprensibile decisione" ha infatti spiegato l'ex nazionale azzurro.

Molto duro riguardo quello che appare un marchiano errore arbitrale era stato il presidente della Federnuoto, Paolo Barelli, che ha poi presentato il ricorso che con il suo verdetto controverso anziché placarle ha aizzato ulteriormente le polemiche:

"La decisione arbitrale che ha coinvolto Condemi è scandalosa. Ha falsato una partita olimpica vista da milioni di persone che si staranno domandando come sia possibile un atto di totale incompetenza. L'utilizzo del VAR dovrebbe garantire certezze, invece ha falsato una partita che sarebbe potuta essere una straordinaria vetrina per la pallanuoto internazionale. Quello che è accaduto è inaccettabile e la componente arbitrale dovrebbe ravvedersi" aveva infatti detto a caldo il numero uno della Federazione Italiana prima di presentare il ricorso ufficiale che da un lato la World Athletics non ha accolto (Italia-Ungheria dunque non si rigiocherà con la formazione azzurra che quindi resta eliminata) ma che dall'altro ha portato però alla cancellazione della squalifica per Francesco Condemi per l'assenza di "brutalità" nel suo gesto.

La stessa World Athletics con questo verdetto sembra dunque contraddirsi in quanto ammette dunque il clamoroso errore dell'arbitro Miskovic che ha condizionato pesantemente la partita degli Azzurri (che proprio per quel colpo ritenuto "volontario e violento" dal direttore di gara montenegrino si sono visti annullare la rete del momentaneo pareggio, assegnare un rigore contro che ha permesso ai magiari di portarsi sul 4-2, costretti a giocare in inferiorità numerica per 4 minuti e senza una delle sue stelle per il resto dell'incontro) ma non reputa il match falsato da tale decisione arbitrale o, almeno, non in modo così decisivo da sancire la ripetizione del quarto di finale tra Italia e Ungheria.

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