Italia, oro nell’handbike. Vittoria bis alle Paralimpiadi di Tokyo dopo Rio 2016
La medaglia numero 50 dell'Italia alle Paralimpiadi arriva nella handbike: gli azzurri conquistano l'oro – il 13° in assoluto in questa edizione dei Giochi per il nostro Paese – nella prova in linea H1-5 mista. Il trio composto da Luca Mazzone, Paolo Cecchetto e Diego Colombari si conferma campione dei Giochi e replica la vittoria ottenuta cinque anni fa in Brasile, a Rio 2016. Allora in squadra c'era Alex Zanardi (che completava la rosa assieme a Vittorio Podestà) che trascinò la selezione tricolore alla conquista del metallo più prezioso. Il successo odierno è dedicata anche a lui che nella disciplina è stato un pioniere, un esempio di grande forza emotiva, un'icona dello sport che non si arrende e dell'uomo che non si arrende. Mai.
Il tempo registrato dall'Italia spiega bene qual è stata l'andamento della gara, come gli Azzurri l'abbiamo dominato e soprattutto come la proporzione dei distacchi imposti agli avversari abbia permesso all'Italia di ipotecare ancora una volta il successo. Il crono di 52.32 non ha lasciato scampo alla Francia, giunta seconda (argento) con un ritardo di 31 secondi, e agli Stati Uniti (bronzo, con un gap di 39 secondi). Un vantaggio accumulato in progressione quando, fin dalla partenza, era chiara la superiorità di Mazzone-Cecchetto-Colombari (in ordine di frazione). Distacchi superiori anche ai tempi raccolti nell'ultimo Mondiale dove arrivò ancora una vittoria ma la concorrenza fu maggiore.
La svolta della gara è arrivata con il primo round di Colombari. Al primo passaggio l'Italia era sesta con Cecchetto mentre il Belgio era al comando. La frazione di Mazzone ha avviato la rimonta degli Azzurri, arrivati a un passo dal primo posto, inseguiti da Germania e Spagna. È allora – con Colombari superstar – che l'Italia accumula quei secondi di vantaggio (20) che le permetteranno di staccare Stati Uniti, Germania e Spagna e condurre la sfida fino alla conquista della medaglia d'oro. L'ennesimo trionfo dopo Rio 2016.