Iran, giustiziato il wrestler Navid Afkari: sport internazionale sotto shock
Navid Afkari è stato giustiziato. L'Iran ha annunciato l'esecuzione del wrestler classe 1993, condannato a morte con l'accusa di aver ucciso un funzionario pubblico, durante una protesta del 2018. La conferma è arrivata dal capo del Dipartimento di giustizia della provincia di Fars e ha subito fatto il giro del mondo scatenando l'indignazione delle associazioni sportive e delle istituzioni internazionali. Afkari infatti era stato condannato all'impiccagione sulla base di una confessione poi ritrattata perché estorta con la tortura, secondo quanto dichiarato dal suo legale Hassan Younesi.
Navid Afkari, perché è stato giustiziato in Iran
Non c'è stato niente da fare per Navid Afkari popolare wrestler e lottatore iraniano 27enne. Il giovane è stato impiccato il 12 settembre in una prigione di Shiraz. A rivelarlo è stato Kazem Mousavi capo del Dipartimento di giustizia della provincia di Fars che ha inoltre spiegato che i fratelli di Navid, Vahid e Habib sconteranno rispettivamente 54 e 27 anni di carcere. A nulla sono servite le proteste e le manifestazioni di solidarietà a livello internazionale per Afkari che insieme ai suoi consanguinei aveva denunciato di avere subito torture. Torture alla base dell'ammissione di colpevolezza dell'omicidio di un funzionario pubblico secondo il legale della famiglia del wrestler Hassan Younesi.
Chi era Navid Afkari, la sua vicenda
Navid Afkari era un personaggio molto noto nel panorama sportivo iraniano. Wrestler e lottatore, nel 2018 aveva preso parte ad una manifestazione contro il caro dei prezzi (in particolare sull'aumento del costo della benzina), e contro la repressione governativa. Il 27enne era finito in carcere con l'accusa di aver ucciso il funzionario Hassan Turkman, confermata da presunti video, che a detta della difesa della famiglia Afkari non sarebbero mai esistiti. In particolare il legale avrebbe denunciato le violenze subite sia da Navid che dai suoi due fratelli, costretti a testimoniare contro loro stessi. Tantissimi gli appelli per salvare la vita a Navid, da quello del presidente Trump, a quello della federazione internazionale di Wrestling, passando per la World Players Association. Ora si pensa anche ad un'espulsione dell'Iran dalle competizioni internazionali.