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Ingebrigtsen è ultimo tutta la gara ma poi vince: è una strategia astuta, ha funzionato ancora

Agli Europei di atletica si Roma il mezzofondista norvegese spiazza tutti ancora una volta sia per la netta superiorità sia per un piano gara che nasconde una precauzione.
A cura di Maurizio De Santis
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Jakob Ingebrigtsen, campione olimpico nei 5 mila metri e oro agli Europei di atletica a Roma nella stessa specialità, ha un modo particolare di stare in gara. Preferisce piazzarsi in fondo al gruppetto: non è solo una questione strategica, per dosare le energie e poi piazzare aumentare il ritmo della falcata lasciando in fila gli avversari, ma una forma di precauzione.

Un piano gara a scopo precauzionale

Di cosa ha paura? Restare coinvolto in una delle cadute che rischiano di compromettere la gara quando i corridori sono così vicini che basta poco, anche un leggerissimo tocco, per ritrovarsi a terra. È successo anche in occasione della batteria di semifinale: all'inizio dell'ultimo giro in quattro hanno saggiato la pista provocandosi lividi ed escoriazioni. Il norvegese s'era tenuto a distanza di sicurezza.

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"Per fortuna ho imparato che è saggio fare una cosa del genere – ha ammesso ai media norvegesi -. Ho avuto anche il tempo di decidere esattamente come e dove potevo spostarmi, quale fosse il corridoio giusto per infilarmi".

Da ultimo a primo in batteria all'ultimo giro

Se in un primo momento Ingebrigtsen dà l'idea di aver perso tempo e terreno preziosi, in realtà la progressione che mette in atto ribalta tutto: dalla possibilità dell'italiano, Riva, di chiudere al comando la gara di qualificazione fino all'idea che anche un campione come lui può avere una battuta a vuoto. Invece no, nel finale (quando mancano 200 metri circa) ristabilisce le gerarchie concedendosi perfino un faccia a faccia con lo stesso Riva prima di bruciarlo allo sprint e chiudere al comando.

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Cosa c'è di strano? La straordinaria disinvoltura con la quale, senza nemmeno doversi sforzare più di tanto, compie e perfeziona la rimonta riuscendo anche a vincere con il tempo di 3:37.65, superando negli ultimi metri Federico Riva (secondo in 3:37.75). Quarto piazzamento per un altro italiano Ossama Meslek che ha completato la batteria in 3:38.41, alle spalle del francese Azeddine Habz (3:38.37).

Domani sera, non prima delle 22, c'è in palio la finale dei 1500 metri, Ingebrigtsen tornerà in pista per fare filotto e tentare il bis dopo aver infilato al collo la medaglia più preziosa nei 5000 metri. Un successo arrivato a margine di una prova di forza e di superiorità netta. Un successo che va a rimpinguare un medagliere personale nel quale, a livello continentale, già spiccano i trofei conquistati nei 1500 e nei 5000 metri piani a Berlino 2018 e a Monaco di Baviera 2022. È inoltre il vincitore degli Europei di cross nel 2021 e nel 2022..

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