India riammessa a sorpresa alle Olimpiadi
I Giochi Olimpici invernali di Sochi hanno un Paese partecipante in più: l'India. Il comitato olimpico nazionale indiano era stato espulso per episodi legati a vicende di corruzione ma il consiglio esecutivo del CIO in una riunione ad hoc a Sochi lo ha riammesso. Si tratta della prima volta nella storia che la sospensione di un comitato olimpico nazionale viene revocata durante i Giochi.
I pochi partecipanti indiani durante la cerimonia d'apertura di venerdì scorso erano stati costretti a sfilare sotto la bandiera a cinque cerchi perché la loro nazionale risultava temporaneamente fuori dal CIO. Da oggi la nazione asiatica è stata reintegrata e così i tre atleti potranno seguire la bandiera del loro paese durante la cerimonia di chiusura. I tre indiani erano stati inoltre costretti a partecipare come atleti di una federazione indipendente mentre ora potranno riacquisire la loro cittadinanza. In segno di distensione, all'interno del Villaggio Olimpico è già stata issata la bandiera dell'India.
Il Comitato Olimpico Indiano era stato sospeso nel dicembre del 2013 per non aver rispettato la Carta Olimpica e il suo statuto, in particolare per quanto riguarda la parte del governo equo. Dopo le nuove elezioni del 9 febbraiol'India è stata rimaessa perchè il CIO ha visto rispettate tutte le condizioni richieste: nessuna persona condannata o indagata può candidarsi per una posizione all'interno dell'organizzazione.
Per i tre indiani presenti a Sochi: Shiva Keshavan, campione asiatico di slittino, Himanshu Takur, atleta di sci alpino, e Nadeem Iqbal atleta di sci da fondo, si tratta del via libera per poter partecipare alle gare.