Incubo Covid in Giappone per Tokyo 2020: tutte le regole della ‘bolla’ del villaggio olimpico
Sarà l'edizione più controllata e protetta della storia di tutte le Olimpiadi: Tokyo 2020 presenta infatti un protocollo sanitario senza precedenti. Anche se il Covid 19 è riuscito a insinuarsi tra atleti, giornalisti e staff, in Giappone da mesi si sta lavorando per mantenere altissimi gli standard all'interno del villaggio olimpico, con regole severe che non ammettono la più piccola eccezione. Uno stato d'allerta generale che ha portato l'Organizzazione anche al divieto assoluto della presenza del pubblico sugli spalti, per una Olimpiade ‘blindata'.
Le ultime notizie attorno alle positività che hanno coinvolto le Olimpiadi di Tokyo 2020 hanno riportato alla ribalta il problema pandemia. Il rischio di contagio non potrà mai essere ridotto a zero, i dati attuali lo confermano, ma si possono ridurre a percentuali minime i rischi di contrarre il virus. Per questo, per tutta la durata dei Giochi, atleti, accompagnatori, staff e giornalisti vivranno in una vera e propria bolla che proverà a ricreare un ambiente asettico.
Regole ferree, già in vigore da settimane e che stanno intensificandosi in questi giorni di arrivi delle varie delegazioni di tutto il mondo, oramai a pochi giorni dalla Cerimonia ufficiale e dell'apertura delle Olimpiadi 2021. Nella ‘bolla' olimpica tutti dovranno seguire direttive precise, ma non solo: già all'arrivo in Giappone le verifiche anti Covid obbligano a sottoporsi a test precisi e ad – eventuali – periodi di quarantena.
Mascherine, distanze, pulizia
Nel villaggio olimpico le mascherine sono sempre obbligatorie e tutti devono indossarle sempre, tranne nei momenti di gara dove è consentito non averle. Sia gli atleti che chiunque altro si a presente all'interno della ‘bolla' ci si dovrà detergere le mani sempre e i contatti sono previsti soltanto tra chi è all’interno del villaggio. Nessuno dall'esterno potrà entrare e si dovrà rispettare anche la distanza sociale, di un metro, senza creare assembramenti.
I test all'interno del villaggio sono previsti ogni giorno e gli atleti vi dovranno sottostare ogni volta che l'organizzazione lo richiederà. Massima attenzione anche all'ordine e alla pulizia: in mensa ognuno avrà il suo posto. Dopo aver mangiato tutti sono obbligati a pulire la postazione prima di abbandonare il proprio tavolo.
Test salivare e quarantena obbligatori
Se per staff e atleti, vigerà un clima da ‘caserma', lo stesso sarà attivo anche per funzionari, arbitri e giornalisti al seguito. I controlli saranno attivi già all'arrivo all'aeroporto con test salivare obbligatorio e un isolamento preventivo di 14 giorni, in cui non si dovrà avere alcun tipo di contatto. Non solo: bisognerà presentare un dettagliato piano delle attività che si intendono svolgere, da approvarsi da parte del Comitato Olimpico, il tutto prima della partenza.
L'applicazione che monitorizza spostamenti e temperature
Anche per raggiungere la ‘bolla' olimpica le direttive sono chiare: nessuna fermata in locali pubblici, bar o ristoranti e trasporto unicamente su mezzi autorizzati dall'Organizzazione. Sono vietati mezzi pubblici o taxi privati. Infine, il monitoraggio di tutti sarà garantito giornalmente attraverso una applicazione autorizzata dal Comitato. Si chiama "Ocha" e permetterà di controllare ogni singolo spostamento e lo stato di salute delle persone. Tutti i giorni, per l'intera durata dell'Olimpiade, dovrà essere misurata la temperatura e andranno inseriti i propri dati sulla app. In caso di dati particolari, interverranno i protocolli sanitari dell'Organizzazione olimpica.