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Il video del record del mondo sui 100 metri che non è stato omologato: Bolt stracciato con 9″45

Molti non sanno che il record mostruoso di Usain Bolt sui 100 metri, il 9″58 fatto segnare ai Mondiali di Berlino, è stato stracciato nel 2011 da Justin Gatlin: ma il suo 9″45 non è stato omologato, a causa del trucco usato nella circostanza dallo statunitense, un autentico tornado a spingerlo in pista.
A cura di Paolo Fiorenza
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Probabilmente dovranno passare tantissimi anni prima che il record fantascientifico di Usain Bolt sui 100 metri, il 9″58 stabilito ai Mondiali di Berlino del 2009, possa essere battuto. Il velocista giamaicano, pluricampione olimpico e mondiale, detiene peraltro anche il secondo e il terzo tempo più veloce della storia sulla distanza, avendo corso rispettivamente in 9″63 e 9″69 (Londra 2012 e Pechino 2008), a testimonianza di una superiorità schiacciante sul resto dell'umanità. Eppure molti non sanno che quel primato quasi irreale è stato in effetti superato in diretta TV qualche anno fa, ma c'è una buona ragione per la quale non è stato omologato e non ce n'è traccia nell'almanacco dei record.

Usain Bolt a Berlino il 16 agosto del 2009, dopo aver battuto il record mondiale dei 100 metri
Usain Bolt a Berlino il 16 agosto del 2009, dopo aver battuto il record mondiale dei 100 metri

Nel 2011, durante un'apparizione in uno show televisivo giapponese, un altro velocista ha tecnicamente corso più velocemente del tempo di 9″58 di Bolt. Non si trattava di uno sprinter qualsiasi, ma di Justin Gatlin, oro olimpico sui 100 metri ad Atene 2004, di 4 anni più grande del giamaicano (classe 1986 quest'ultimo, del 1982 l'americano). Gatlin, allora 29enne, partecipò al programma televisivo giapponese ‘Kasupe!', dove fu sfidato a correre i 100 più velocemente di Bolt.

Gatlin ha battuto il record di Bolt, ma col trucco: 9″45 non omologabile

Lo statunitense – che era rientrato l'anno prima da una squalifica di 4 anni per positività al testosterone contestatagli nel 2006, che gli aveva stroncato la carriera – fu messo in condizione in quella occasione di poter godere di uno straordinario aiuto per battere il record di Bolt: alle sue spalle – in partenza e poi lungo la pista dei 100 metri da lui percorsa in solitario – furono piazzati dei generatori eolici che raggiungevano i 25 metri al secondo.

La forza del vento durante una prova di velocità, come si sa, è un elemento che può inficiare l'omologazione del risultato, qualora superi il limite fissato dal regolamento, che è di +2 m/s. In occasione del 9″58 di Berlino 2008, Bolt corse con un vento a favore di +0,9 m/s, il che significa che se il fenomeno giamaicano avesse potuto contare sulle stesse condizioni di Gatlin – ovvero con un vero e proprio tornado a spingerlo verso il traguardo – avrebbe fatto segnare un tempo ancora più mostruoso.

Il risultato di Gatlin non ha dunque lasciato alcuna traccia nella storia ufficiale dell'atletica leggera, come se quel 9″45 non fosse mai stato corso, ma è stato riconosciuto nello show con una targa del Guinness World Record.

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