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Olimpiadi Parigi 2024

Il trucco di Tatiana Renteria per vincere una medaglia olimpica: il suo allenatore le dice cose false

Ad Olimpiadi finite, l’allenatore della colombiana Tatiana Renteria ha svelato il trucco usato per vincere la medaglia di bronzo nella lotta libera: ha finto di darle istruzioni per il combattimento, ma erano fasulle. Sapeva che qualcuno stava ascoltando…
A cura di Paolo Fiorenza
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È corretto o no fingere di ricevere istruzioni (in realtà farlocche) del proprio allenatore per trarre in inganno i propri avversari e poi mettere in atto l'esattamente l'opposto e così facendo vincere una medaglia alle Olimpiadi? È esattamente quello che è successo ai Giochi di Parigi in occasione della finale per il bronzo nella lotta libera tra la colombiana Tatiana Renteria e l'ecuadoriana Genesis Reasco. Il trucco che ha portato alla vittoria della 23enne di Cali è stato svelato dal suo allenatore, che è quello cui è venuta l'idea quando si è reso conto che durante il match ci sarebbero state orecchie ‘nemiche' e della stessa lingua in ascolto.

Tatiana Renteria esulta dopo aver battuto Genesis Reasco nella finale per il bronzo
Tatiana Renteria esulta dopo aver battuto Genesis Reasco nella finale per il bronzo

Tatiana Renteria vince il bronzo nella lotta libera alle Olimpiadi

La Colombia è tornata da Parigi senza ori: il bottino della squadra sudamericana è di tre argenti e un bronzo, quest'ultimo ottenuto proprio l'ultimo giorno dei Giochi – domenica scorsa – dalla Renteria nella categoria sotto i 76 kg di lotta libera. Nel torneo olimpico di lotta, mentre nella finale per il primo posto ci si contende l'oro e l'argento, le medaglie di bronzo sono due e vengono assegnate in due incontri diversi. Le perdenti delle semifinali aspettano il ripescaggio delle perdenti dei quarti: da questi due incontri escono le due atlete che salgono entrambe sul terzo gradino del podio.

Tatiana Renteria ha perso in semifinale contro la giapponese Yuka Kagami e dunque ha dovuto affrontare per la medaglia di bronzo l'ecuadoriana Genesis Reasco, ripescata per la ‘finalina' dopo essere stata battuta nei quarti dalla turca Yasemin Adar Yigit. L'incontro è stato molto combattuto, vedendo alla fine prevalere per 2-1 la colombiana, che nel finale è riuscita a gestire la situazione evitando di essere raggiunta. Ma c'era la magagna, che è saltata fuori a medaglia vinta, messa in valigia e portata in Colombia.

Il trucco della colombiana e del suo allenatore: istruzioni farlocche

Con la tranquillità dell'obiettivo raggiunto, l'allenatore della Renteria, Mario Izquierdo, ha vuotato il sacco su cosa era andato in scena – è il caso di dirlo – durante il combattimento per il bronzo contro l'ecuadoriana. È stato decisivo proprio il fatto che l'avversaria fosse quest'ultima e non la turca, per una questione di lingua e dunque di comprensione reciproca di quanto detto. A quel punto Izquierdo ha avuto il colpo di genio: fingere di dare istruzioni alla sua atleta, sapendo che gli altri erano tutti orecchi e capivano tutto, volendo a loro volta trarne vantaggio.

"Vi dirò perché abbiamo vinto… Dato che parlano spagnolo e avevo visto che ci tenevano d'occhio e che stavano ascoltando i miei consigli, ho detto a Tatiana il contrario di quello che andava fatto", ha ammesso il tecnico colombiano. Una ‘trappola' resa possibile dal fatto che gli allenatori durante gli incontri di lotta sono ai bordi del tappeto, per dare istruzioni e allertare i combattenti su quello che può accadere. Izquierdo ha semplicemente dato istruzioni per confondere gli avversari e poterne così approfittare: "Le dicevo ‘prendi la mano sinistra' e lei ha preso la destra. Quando chiedevo la destra, lei ha preso la sinistra. Sapevo di sbilanciarla perché con le emozioni non sai come calcolare ciò che è destro e sinistro nei tuoi emisferi… Era qualcosa di nuovo, ma ha funzionato".

Tatiana Renteria sul podio dei Giochi di Parigi con la sua medaglia di bronzo
Tatiana Renteria sul podio dei Giochi di Parigi con la sua medaglia di bronzo

L'allenatore della squadra colombiana ha poi aggiunto che non era una cosa allenata o preparata, era semplicemente una cosa del momento, visto che in altri casi è impossibile fare qualcosa del genere perché le avversarie di Tatiana parlano altre lingue: "Non potevo dirglielo prima perché l'avrei destabilizzata. L'idea era che sarebbero caduti loro e non Tatiana…".

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