Il tedesco Petros sul gesto di Pietro Riva: “Prima non conoscevo neanche questa persona”
È passato qualche giorno dalla drammatica conclusione, dal punto di vista sportivo, della mezza maratona agli Europei di atletica a Roma, col sorpasso a pochi metri dal traguardo dell'azzurro Pietro Riva nei confronti del tedesco Amanal Petros: il 27enne di Alba ha dato all'Italia un meraviglioso argento dietro l'oro di Yeman Crippa, contribuendo in maniera decisiva all'oro di squadra dei nostri atleti. Il risultato sportivo ha avuta una coda meno bella per le polemiche susseguenti al gesto di scherno di Riva, che ha salutato con un "ciao ciao" Petros nel momento in cui lo superava a velocità doppia sul rettilineo finale. Un gesto che comprensibilmente il tedesco non ha preso benissimo: "Ad essere sincero, non l'ho capito. In ogni caso non era necessario".
Il tedesco Petros sul gesto di Pietro Riva: "Inutile, spero se ne sia reso conto da solo"
Se Riva si è affrettato poi a chiedere scusa, dicendo che "non era intenzionale" e che "non voleva essere un gesto di poco rispetto nei confronti suoi e degli atleti tedeschi", in Germania sono arrivati a parlare di "gesto razzista", viste le origini eritree di Petros. Quest'ultimo, pur arrabbiato, ha spazzato via subito questa chiave di lettura che non sta né in cielo né in terra: si è trattato di una leggerezza, una sciocchezza, che poteva peraltro poteva costare cara all'azzurro, che se l'è cavata con un'ammonizione ufficiale da parte della Federazione Internazione per "comportamento antisportivo".
"Ad essere sincero, quel gesto non l'ho capito. In ogni caso non era necessario. Questa persona non la conoscevo prima. Non so esattamente se lo abbia fatto apposta. L'ho conosciuto solo dopo alla premiazione. Spero che se ne sia reso conto da solo – ha detto Petros a Sport1, facendo cadere poi qualsiasi lettura razzista e derubricando la vicenda ad un momento di trance agonistica che è debordato – Alcuni atleti a volte sono molto emotivi e non sanno esattamente cosa stanno facendo".
Una vicenda di cui non resterà traccia negli annali dello sport, mentre resterà la foto di gruppo del podio della mezza maratona, in cui tutti e tre sorridono pensando al grande risultato ottenuto. Quello sì un bel momento, soprattutto per la strepitosa Italia di questi Europei indimenticabili.