Il Settebello perde ai rigori la finale Mondiale: il CT dell’Italia dà una lezione di signorilità
Perdere la finale di un Mondiale è sempre durissimo, perderla ai tiri di rigore è atroce. Questo destino lo hanno vissuto i giocatori della nazionale italiana di pallanuoto che a Budapest sono arrivato fino a un passo dal sogno, a un passo dal bis, ma hanno perso ai rigori contro la Spagna, che dopo oltre vent'anni è tornata sul tetto del mondo. I veri sportivi sanno perdere, ovviamente soffrono, ma hanno anche la classe per andare ad abbracciare gli avversari che stanno festeggiando. Il Settebello non ha bissato il titolo Mondiale, ma ha vinto fuori dal campo, grazie allo splendido gesto del c.t. Sandro Campagna, grande uomo di sport.
Il Mondiale l'Italia della pallanuoto lo ha difeso a Budapest, è riuscita a battere i maestri e padroni di casa ungheresi poi in semifinale ha eliminato la Grecia. La finale l'Italia l'ha disputata da sfavorita e l'ha giocata all'attacco. La Spagna va in fuga, 3-1, 6-3, 8-4. Sembra finita, ma non lo è. Il Settebello riesce a rimontare e nel finale passa dal 9-7 al 9-9. Finisce in parità. Non ci sono i supplementari, si va subito ai rigori. L'inerzia era a favore dell'Italia, ma ai rigori è un'altra cosa. La Spagna tira per prima, è sempre avanti, si va a oltranza, Cannella sbaglia e finisce la finale. Gli iberici conquistano l'oro, gli Azzurri si accontentano del secondo posto, comunque è un argento, dopo l'oro di tre anni fa.
I pallanuotisti spagnoli si gettano in acqua, festeggiano poi con amici e familiari prima di mettersi la medaglia al collo. Ma prima ancora di tutto questo, prima di consolare i suoi giocatori, il c.t. Sandro Campagna conferma di essere un grande uomo di sport e dopo l'ultimo tiro va subito dal c.t. spagnolo, David Martin Lozano, lo abbraccia, gli fa i complimenti. Il selezionatore spagnolo gli dice qualcosa, Campagna sorride, poi i due si salutano e vanno in direzioni opposte.
Un gesto del genere, così affettuoso dopo una sconfitta non è da tutti. Campagna non ha rivinto l'oro, ma ha vinto un premio ben più importante. Dopo la partita il c.t. ha reso merito ai suoi ragazzi, dando così valore alla medaglia d'argento: "Resta il piacere di aver guidato una squadra straordinaria, in un nuovo percorso, migliorando tanto, giocando una partita per larghi tratti sotto nel risultato, ma non stavamo giocando male. Li ho ringraziati per quello che hanno fatto, e abbiamo avuto la palla della vittoria. I rigori si possono sbagliare".