Il pugile più scorretto del mondo: mette KO l’avversario al primo secondo, approfittando del saluto
Se il pugilato è la ‘noble art', con delle regole di fairplay che bilanciano la brutalità connaturata a uno sport che ha come scopo l'annullamento fisico dell'avversario, Jayson Santana evidentemente da giovane ha saltato a piè pari il capitolo dedicato al codice etico, quando ha imparato a tirare coi guantoni. Quello che sabato scorso ha fatto il pugile portoricano qualche istante dopo che era iniziato il suo match contro lo statunitense Kenneth Jamerson è davvero l'apoteosi dell'antisportività.
L'incontro messo in cartellone sul ring di Memphis, nel Tennessee, vedeva di fronte un pugile imbattuto e lanciatissimo come Santana contro un carneade il cui record in carriera diceva tutto prima ancora di vederlo all'opera: 7 match disputati e altrettante sconfitte. Insomma il portoricano sapeva che non si sarebbe dovuto attendere un'opposizione coriacea, per usare un eufemismo. E tuttavia non aspettava altro che stendere al tappeto il suo modesto avversario, per rimpolpare il suo record.
L'onesto Jamerson pensava di trovarsi di fronte qualcuno che avrebbe osservato quel rispetto minimo su cui si fonda non solo la boxe, ma lo sport in generale. E dunque quando è suonata la campanella d'inizio del primo round ha allungato il braccio per toccare col proprio guantone quello del suo avversario, nel classico gesto d'intesa che si scambiano sempre i pugili all'inizio dell'incontro. Ma Santana aveva altre idee e in quel gesto ha visto solo qualcuno che veniva verso di lui con la guardia abbassata e si consegnava alla sua ferocia, una furia insensibile a qualsivoglia codice morale.
Il portoricano non ha dunque toccato il guantone proteso verso di lui e invece ha investito Jamerson con un fulmineo uno-due: prima il sinistro e poi il destro hanno steso l'americano, con l'arbitro che dopo il conteggio non ha potuto fare altro che decretare la fine dell'incontro, dopo che il pugile si era rialzato ma non era in condizione di continuare. Un successo per KO tecnico, dunque, che ha fatto proseguire la marcia di Santana verso obiettivi più grandi, ma gli ha anche attirato una valanga di critiche sui social, per un comportamento sportivamente misero.
D'altronde Santana non ha infranto alcuna regola ufficiale della boxe, non ha colpito alle spalle o sotto la cintura il suo avversario, e allora qualcuno ha preso anche le sue difese, sottolineando che forse quel record disastroso di Jamerson, fatto di sole sconfitte prima del limite, è frutto della sua ingenuità. Santana evidentemente la pensa così: "È la possibilità di realizzare un sogno che rende la vita interessante", ha scritto su Instagram per celebrare l'ulteriore step nella sua carriera da imbattuto. Quanto al suo avversario, andrà caccia di un altro compenso per sbarcare il lunario, sperando di trovarsi di fronte qualcuno che almeno lo saluti prima di prenderlo a cazzotti…