Il presidente del Coni, Malagò, squalificato per 16 mesi

La Commissione Disciplinare della Federnuoto ha inflitto sedici mesi di squalifica a Giovanni Malagò, presidente del Coni, e numero uno della Canottieri Aniene, il circolo romano per cui gareggia Federica Pellegrini. Malagò è stato squalificato per ‘mancata lealtà’ e per ‘dichiarazioni lesive della reputazioni’ nei confronti del presidente della federazione Paolo Barelli, un uomo con cui da anni il presidente del Coni ha rapporti pessimi. Per Malagò scatta da oggi la sospensione da ogni attività sociale e federale per il periodo in questione.
16 mesi di squalifica per Malagò
La Commissione Disciplinare ha condannato Malagò per ‘mancata lealtà’ e per ‘dichiarazioni lesive della reputazione’ nei confronti del presidente Barelli. Il caso era nato da una denuncia del Coni per una presunta doppia fatturazione di 820mila euro per lavori di manutenzione della piscina del Foro Italico in occasione dei Mondiali di Nuoto. Barelli, che dopo quella denuncia era stato iscritto nel registro degli indagati, dopo aver ascoltato le parole di Malagò aveva chiesto ai componenti della Procura Federale della Fin di ‘accertare’ e valutare i comportamenti di Malagò, che è un membro della Federnuoto in quanto presidente della Canottieri Aniene. Barelli accusava il numero uno del Coni di aver detto il falso, accusando ingiustamente la Federazione. Nonostante i legali del Coni abbiano sollevato eccezioni di nullità, illegittimità e incompetenza, depositando anche il parere richiesto dalla Giunta al Collegio di Garanzia dello Sport, che chiariva la non competenza degli organi di giustizia delle Federazioni su vicende del genere, è arrivata la condanna per Malagò, che secondo la Commissione avrebbe violato gli articoli 2 e 7.