Il percorso dell’arrampicata è impossibile per Ai Mori: la gara alle Olimpiadi diventa una farsa
Il caso di Ai Mori alle Olimpiadi di Parigi è destinato far discutere. Questa ragazza, specializzata nella disciplina dell'arrampicata sportiva non è riuscita a competere nelle migliori condizioni possibili e "fare risultato", a causa di un curioso problema. Troppo bassa la giapponese classe 2003 per le prime prese posizionate sul muro, risultate per lei altissime.
Il caso di Ai Mori alle Olimpiadi, l'arrampicata diventa quasi impossibile
Quella che poteva essere una vera e propria corsa all'oro, è finita male per l'atleta di 1.55 metri. Quest'ultima tra le principali candidate alla vittoria finale alla luce dei suoi successi sia in patria che a livello internazionale, non è riuscita ad iniziare la sua arrampicata. Nonostante gli scatti e i salti, i primi appigli si sono rivelati irraggiungibili. Una situazione che ha comportato per lei un punteggio di zero punti nel suo tentativo di apertura.
Le critiche al percorso dell'arrampicata alle Olimpiadi
Un peccato visto che poi nelle altre categorie ha ottenuto ottimi punteggi, arrivando anche a lottare per il podio, sfumato per poco. I video della sua curiosa esibizione ha fatto discutere diventando popolare anche sui social, dove diversi utenti si sono lamentati. Critiche a non finire per chi ha ideato il percorso della gara che sarebbe dovuto essere più alla portata di tutti, anche degli atleti non altissimi.
Un utente infatti ha commentato: "L'arrampicata sportiva è un esempio lampante di come la Sig. ra Mori venga presa in giro. È davvero irritante vedere persone basse che eseguono compiti impossibili sul palcoscenico olimpico. Mi state prendendo in giro sul tema della diversità?". E poi ancora: "Non è la prima volta che succede ad Ai Mori. È assolutamente scandaloso come venga discriminata in questo modo dai tracciatori di percorsi".