video suggerito
video suggerito
Olimpiadi Parigi 2024

Il medagliere ideale dell’Italia alle Olimpiadi di Parigi: perché puntiamo davvero alle 50 medaglie

L’Italia arriva alle Olimpiadi di Parigi con una squadra fortissima in quasi tutte le discipline. Possiamo fare la storia e diventare una potenza sportiva anche senza il calcio.
A cura di Jvan Sica
0 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Tokyo 2020 è stata per l’Italia un’Olimpiade da record. Il numero di medaglie complessive è arrivato a 40, risultato mai raggiunto, con 10 ori e ritocchi al medagliere in ogni giorno di gare disputato. L’Italia si è scoperta con una grandissima profondità sportiva, con alcune eccellenze in discipline storicamente lontane dalla nostra tradizione e soprattutto dalla grande allure internazionale (basti dire 100 metri), ma per fortuna non ci siamo fermati. In questi tre anni abbiamo continuato a vincere Mondiali, Europei e in altri contesti internazionali, siamo calati ma non troppo in alcune discipline, crescendo in altre in maniera consistente. Posta la base di partenza giapponese, a cui aggiungere questi nuovi momenti di crescita, circola da un po’ di tempo una domanda: l’Italia alle Olimpiadi di Parigi 2024 riuscirà a vincere 50 medaglie?

Sembra una domanda un po’ insensata, ma è ben posta perché a tutto quello descritto prima, bisogna aggiungere che alle Olimpiadi francesi mancheranno Bielorussia e soprattutto e Russia e le loro medaglie in qualche modo dovranno distribuirsi. I nostri atleti, che sono 403 in totale, divisi in 209 uomini e 194 donne, sono già un numero maggiore rispetto all’Olimpiade da record di Tokyo, quando abbiamo portato in Giappone 384 atleti.

Jacobs e Tamberi dopo l'indimenticabile doppio oro alle Olimpiadi di Tokyo.
Jacobs e Tamberi dopo l'indimenticabile doppio oro alle Olimpiadi di Tokyo.

Il medagliere potenziale dell'Italia alle Olimpiadi di Parigi 2024

Ma chi sono le nostre possibili medaglie? Sono tante, per pensare al numero magico di 50 medaglie devono essere per forza di cose tante e alcune sono delle certezze. Come non pensare di assegnare medaglie almeno fino a oggi virtuali ma si spera poi reali a Leonardo Fabbri, in grado di giocarsela con gli americani nel getto del peso, Antonella Palmisano, se in buona forma assolutamente ingiocabile nella marcia, Oppo-Soares, a podio da due anni nel doppio pesi leggeri del canottaggio, Filippo Ganna in una crono uomini tutta piatta e poi nell'inseguimento a squadre, Sofia Raffaeli nell'individuale di ginnastica ritmica, gara in cui è ai vertici da anni. Poi nel nuoto ci sono Ceccon, Pilato, Martinenghi, Quadarella e Paltrinieri, che può prendere medaglia anche nel nuoto in acque libere. Nel pugilato abbiamo almeno due grandi campioni, Irma Testa e Abbes Mouhiidine, mentre nella scherma senza la Russia possiamo fare sfracelli nel fioretto e con un'attenzione particolare anche alla spada.

Siamo da primi tre posti anche in alcuni sport di squadra. Per i risultati di questo triennio, volley maschile e femminile insieme alla pallanuoto maschile sono da medaglia. Poi abbiamo la più forte pentathleta in circolazione, Elena Micheli, il migliore nel taekwondo 58kg, Vito Dell'Aquila e quanti campioni possiamo schierare nel tiro a volo? Una marea, possiamo andare a medaglia in tutte le discipline. Infine Tita-Banti nella vela specialità NACRA quasi incapaci di perdere, come può fare il botto Nicolò Renna nell'IQ Foil. Per chiudere questa carrellata molto sintetica, come dimenticare il tennis che al Roland Garros di circa un mese fa, sulla stessa superficie e nello stesso impianto, portò in finale i due doppi di genere e in semifinale Jannik Sinner. Ma sappiamo benissimo anche che Sinner a Parigi non ci sarà e questo fa molto male.

Thomas Ceccon è una delle stelle del nuoto italiano.
Thomas Ceccon è una delle stelle del nuoto italiano.

In questo lungo viaggio nello sport italiano, che ci ha consolato e beato rispetto ai nostri due sport d’elezione popolare, calcio maschile e ciclismo su strada maschile, nei quali abbiamo sempre avuto grandi interpreti mentre oggi pecchiamo senza scorgere la luce in fondo al tunnel, abbiamo lasciato quasi in disparte altri nomi e discipline dove contiamo. Tamberi e Jacobs vi dicono qualcosa? Se Gimbo è in forma, è l’animale da gara più mostruoso che possiamo schierare. Marcell non è ai livelli dell’agosto 2021, ma non si può mai sapere se riesca a piazzare la zampata del campione olimpico.

Con loro sempre nell’atletica possiamo schierare Furlani, Iapichino e Andy Diaz nei salti, quest’ultimo con la possibilità di gareggiare per l’Italia solo dal 1° agosto 2024 e non possiamo dimenticarci del campione olimpico in carica della 20km di marcia, Massimo Stano. Lui si è tirato fuori dalla rosa dei favoriti, ma Stano è Stano. Giovanni De Gennaro sono anni che fa grandi risultati nelle gare internazionali del kayak slalom, mentre nel canottaggio non assegnare medaglie al 4 di coppia maschile e al 2 di coppia maschile è quasi impossibile.

Elisa Longo Borghini, speranza di medaglia nel ciclismo.
Elisa Longo Borghini, speranza di medaglia nel ciclismo.

Se nel ciclismo su strada al maschile siamo messi male, cosa dire della stagione di Elisa Longo Borghini, per non parlare della squadra di ciclismo su pista femminile, mai così forte nella storia. Continuando nel nostro excursus, abbiamo le Farfalle nella ritmica e le Fate nell’artistica, pronte a fare la storia, mentre una caterva di outsider ci aspettano e aspettiamo: Scutto, Lombardo e Giuffrida nel judo, Chaarabi nel pugilato, Massida e Pizzolato nel sollevamento pesi, Nespoli nell’arco e Zurloni nell’arrampicata, specialità speed.

Come è cambiato lo sport italiano, ben oltre il calcio

Abbiamo davvero pochi punti deboli tra gli atleti arrivati a Parigi e, guardando al nostro roster generale, emergono alcune riflessioni. Non siamo più un Paese da sport di squadra, dove invece prima eravamo sempre in lizza. Questa mancanza è stata controbilanciata dalla nostra eccellenza in discipline prima lontanissime, come il nuoto, o in altre del tutto nuove in ambito olimpico, come l’arrampicata. Siamo un Paese di campioni negli sport individuali e questo boom mai visto prima nel tennis corrobora tale tesi. I motivi per questa sterzata antistorica sono vari e in questi anni sono stati snocciolati e approfonditi quasi tutti, partendo dall’apice politico fino ad arrivare alle scelte economiche che rientrano nel budget delle singole famiglie.

Sportivamente siamo cambiati e se gli Europei ci hanno detto che l'Italia è una squadra peggiore della Svizzera, nostra sparring partner per un secolo, oggi le Olimpiadi potrebbero dirci che invece siamo giganti dove prima eravamo nani. Siamo sicuri che, se questo nuovo assunto insieme a quelle 50 medaglie arriveranno, sia un male?

0 CONDIVISIONI
86 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views