Il grande rammarico di Jacobs: “Avrei voluto emulare Carl Lewis, ma non ci sono riuscito”
In occasione del Gran Premio d'Italia di Monza Marcell Jacobs ha incontrato Lewis Hamilton. Entrambi erano molto emozionati e i video apparsi sui social sono stati davvero belli. Ma c'è un altro Lewis che è da sempre un mito del campione olimpico dei 100 metri e cioè il grande Carl, un campionissimo che ha segnato la storia dello sport mondiale. L'atleta bresciano volveva imitarlo vincendo anche nel salto in lungo, ma purtroppo non può e con rammarico ha confessato perché non riuscirà a emulare in toto ‘Il figlio del vento'.
Nell'Aula di Palazzo Madama, sede del Senato Italiano, nel corso dell'evento ‘Omaggio allo sport tricolore', evento dedicato ai successi azzurri nelle Paralimpiadi e alle Olimpiadi, Jacobs ha parlato del suo percorso e di come sin da ragazzino cercava di imitare Carl Lewis che faceva gare di velocità e il salto in lungo. Ma il fisico del due volte oro olimpico non ha permesso all'atleta di praticare anche il lungo: "Lui è sempre stato un po' il mio mito. Io ho iniziato come saltatore in lungo, e per problemi fisici ho interrotto. Mi sarebbe sempre piaciuto fare come Lewis, velocità e in lungo, ma per problemi fisici non posso. Però i 100 metri non sono andati male, quindi possono continuare".
Il magico 2020 di Jacobs si chiuso con le Olimpiadi, ora il campione italiano ha ripreso gli allenamenti in vista delle gare a cui prenderà parte, in pista ci tornerà nel 2022: "Avrei voluto gareggiare anche dopo i Giochi ma avevo dato tutto quello che avevo a Tokyo, anima e corpo, poi avevo bisogno di staccare la spina. La stagione riprenderà con le prime gare a febbraio". E nella prossima stagione Jacobs cercherà di avvicinarsi al record del mondo di Bolt: "Nello sport si deve sempre puntare al massimo, non ci si può accontentare. Fino all’anno scorso guardavo al record europeo adesso perché non sognare più in grande?".