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Il gesto di Nardin è pura lealtà sportiva: rinuncia al punto della vittoria con l’avversario a terra

Nella finale di Supercoppa di Pallamano, il giocatore di Sassari non approfitta dello scivolone capitato a un avversario, caduto sul parquet bagnato. A vincere il trofeo saranno i sardi, un trionfo doppio per quel bel gesto di fairplay.
A cura di Maurizio De Santis
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Il bel gesto di fairplay fatto dal giocatore di Sassari, Nardin.
Il bel gesto di fairplay fatto dal giocatore di Sassari, Nardin.

Raimond Ego Sassari ha battuto Black Devils Merano Alperia (28-27) e conquistato la Supercoppa italiana di pallamano nella finalissima disputata a Chieti. Il trofeo va al club sardo ma, al di là del risultato e della vittoria in sé conquistata con merito, a finire sotto i riflettori è un bellissimo gesto di fairplay che ha visto protagonista uno dei giocatori della formazione isolana.

A tre minuti dal termine della partita, Giovanni Nardin ha tra le mani la palla che può suggellare il successo e calare il sipario sull'incontro. La posta in palio è alta ma il giocatore fa qualcosa che può sembrare fuori dal mondo: la lealtà sportiva che mostra nei confronti degli avversari è iconica, un esempio da seguire, da mostrare ai ragazzi perché apprendano il reale significato dell'agonismo pulito.

La stretta di mano di Nardin con avversari e compagni di squadra.
La stretta di mano di Nardin con avversari e compagni di squadra.

Nardin è solo davanti dal portiere ma sceglie di fermarsi prima di tentare la conclusione e segnare. Perché? L'azione di Sassari era ripartita sfruttando uno scivolone di un avversario (Milovic), caduto sul parquet bagnato dal sudore e rimasto a terra infortunato, dolorante al braccio e alla spalla finiti sotto il corpo.

Desiderava vincere ma non in quel modo. Ambiva a farlo ma senza portare sulla coscienza la macchia di aver approfittato di una situazione d'improvvisa debolezza.

A tre minuti dal termine di una finale – si legge sul profilo della federazione di handball -, con il possibile match point in mano, @giovanni_nardin si è reso protagonista di un grande gesto di sportività, fermando il suo contropiede per permettere i soccorsi di Milovic, terzino avversario scivolato nell’azione precedente. Un bellissimo gesto che va oltre la voglia di vincere e che ci fa amare, oggi ancora più di ieri, il nostro fantastico sport.

Alla fine la Supercoppa è andata a Sassari, che s'è presa anche una bella rivincita rispetto a quanto accaduto poche settimane fa contro lo stesso avversario. Questa volta, al termine di una sfida molto equilibrata, a prevalere è stata la squadra di "Zupo" (è il diminutivo di Francisco Javier Equisoain Azanza, allenatore dei sardi) che, eccezion fatta per una porzione di gara, ha sempre dato l'impressione di avere la partita in pugno.

Tripudio Sassari e applausi a scena aperta per Nardin, che a tempo scaduto hanno potuto finalmente festeggiare, scacciando via quei patemi che erano sorti negli ultimi venti secondi di una sfida vietata ai deboli di cuore. La Raimond solleva la Supercoppa conquistata anche eliminando in semifinale Brixen, che aveva fatto l'impresa contro i campioni d’Italia della Junior Fasano.

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