“Il fratello di Tortu spiava le analisi del sangue di Jacobs”: la reazione dei due campioni olimpici
La notizia lanciata dal Fatto Quotidiano ha creato un terremoto nel mondo dell'atletica leggera italiana. Secondo il quotidiano infatti il campione olimpico dei 100 metri a Tokyo 2021, Marcell Jacobs, sarebbe stato spiato dalla società di sicurezza e investigazioni Equalize per conto di Giacomo Tortu, fratello dell'altro velocista azzurro Filippo Tortu, al fine di trovare conferme riguardo ad un sospetto uso di doping. Uno spionaggio che sarebbe costato 10mila euro e durato oltre un anno ma non avrebbe portato alla scoperta di alcun illecito da parte del classe '94 di origine texana.
Tutto sarebbe nato dall'inchiesta sulla società Equalize condotta dal pm Francesco De Tommasi nella quale sarebbero coinvolti l'ex poliziotto Carmine Gallo e Gabriele Pegoraro (un superhacker vicentino secondo quanto riporta lo stesso Fatto Quotidiano). Proprio a quest'ultimo si sarebbe rivolto Giacomo Tortu che, accompagnato da un avvocato che si sarebbe fatto portavoce della squadra delle Fiamme Gialle, avrebbe chiesto di rintracciare "i certificati del sangue di Jacobs sarebbero positivi e pertanto occultati" nonché le chat e le telefonate intercorse tra l'atleta e il suo entourage, cioè il coach Paolo Camossi, l'allora nutrizionista Giacomo Spazzini e il suo manager Marcello Magnani. L'attività di spionaggio, costata 10mila euro, sarebbe durata dal 15 settembre 2020 al 13 ottobre 2021 ma non avrebbe prodotto alcun risultato.
Dopo l'articolo del Fatto Quotidiano sono arrivate le reazioni dei protagonisti di questa vicenda. Giacomo Tortu (che non risulta indagato nell'inchiesta che riguarda Equalize) ha preferito non rispondere alle domande postegli dal quotidiano, mentre il fratello Filippo Tortu si è dichiarato estraneo e completamente ignaro: "Ho appreso la notizia dagli organi di informazione. Confido che i fatti siano chiariti al più presto e che il mio nome non sia associato a eventi da cui sono totalmente estraneo" le parole del velocista azzurro che proprio nel periodo in cui sarebbe andato in scena il presunto spionaggio insieme a Marcell Jacobs vinceva l'oro olimpico nella staffetta 4X100 a Tokyo 2021.
In seguito alla pubblicazione dell'articolo anche Marcell Jacobs ha parlato della vicenda tramite una nota diramata dal proprio staff: "In relazione all’articolo pubblicato oggi sul Fatto Quotidiano relativamente a un'attività di spionaggio che sarebbe stata commissionata nei confronti suoi e di suoi collaboratori, Marcell Jacobs non commenta, ma in attesa di ulteriori dettagli e verifiche ha dato mandato al suo avvocato di valutare i profili legali, come possibile parte lesa". Questa dunque la posizione del due volte campione olimpico.