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Il doppio oro di Sofia Raffaeli è storia dello sport italiano: “Grazie ai sacrifici di nonno Nello”

Sofia Raffaeli è una forza della natura ed è entrata nella storia dello sport italiano, conquistando due storiche medaglie d’oro ai Mondiali di ginnastica.
A cura di Marco Beltrami
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Sofia Raffaeli è una forza della natura. Questa giovane ed esile ragazza marchigiana ha fatto la storia dello sport italiano. Come? Vincendo in poche ore ben due medaglie d'oro ai Mondiali di ginnastica ritmica di Sofia in Bulgaria. Un tripudio per la classe 2004 che, prima nel cerchio e poi nella palla, ha sbaragliato la concorrenza, diventando l’unica individualista italiana ad aver vinto un titolo iridato. Titoli che sono diventati due, con la festa azzurra completata anche da Milena Baldassarri che ha portato a casa il bronzo alla palla.

Sofia ha dunque ottenuto un risultato leggendario, eccezionale, trionfando prima nel cerchio con il punteggio di 34.850, davanti alla bulgara Stiliana Nikolova (33.400) e alla tedesca Darija Varfolomeev (32.150) e poi nella palla precedendo la Varfolomeev (34.100) e l’altra azzurra Milena Baldassarri, bronzo con 32.400. Sono queste le medaglie numero cinque, sei e sette della storia della nostra ginnastica a livello individuale. Con le due più preziose della Raffaeli.

Un motivo d'orgoglio enorme per la Raffaeli, agente delle Fiamme Oro della Polizia di Stato, che raccoglie l'eredità della russa Dina Averina, squalificata dalla Federazione per la guerra in Ucraina, che nel 2021 ottenne lo stesso risultato. Proprio a Kitakyushu in Giappone l'Italia era tornata a conquistare medaglie dopo 27 anni di digiuno, anche grazie alla Raffaeli che nel cerchio ottenne il terzo posto.

Una predestinata insomma, capace di spingere il cuore oltre l'ostacolo. La "formica atomica" (questo il suo soprannome legato alla sua stazza minuta e alla grande esplosività, ndr) dopo aver bruciato le tappe a livello juniores, si è confermata una fuoriclasse anche tra le grandi, diventando la ginnasta azzurra di ritmica più vincente a livello internazionale nella storia della Federazione Ginnastica d'Italia. Nel post-gara si è mostrata quasi incredula per il risultato: "Sono molto felice, ho lavorato tanto per arrivare pronta a questo appuntamento. Non ho dato il mio massimo pur provando a fare del mio meglio, esprimendomi come volevo e coinvolgendo pubblico e giuria. Al cerchio ho commesso qualche piccola imprecisione in un rischio e alla palla qualche ripresa non era come avrebbe dovuto. Però sono riuscita a salvare tutto".

Ora ad attenderla ci sono altre prove, dopo il meritato riposo per la doppia eccezionale performance e le emozioni legate al doppio successo. Prima però è il momento di guardarsi indietro, e ripercorrere le tappe della sua carriera. Impossibile dunque non dedicare un pensiero a chi l'ha aiutata a realizzare i suoi sogni, e in particolare il nonno: "La qualificazione olimpica? Per ora non ci penso, qui ho la mia famiglia, gli affetti più cari e mio nonno Nello. Se ripenso a quanti chilometri ha fatto per portarmi in giro per l’Italia, è tutto merito suo se adesso sono qui. Di sicuro una medaglia la dedico a lui".

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