Il caos nell’Italia di volley femminile svelato in un fuorionda sulla Rai: “Non so cosa fare”
Campionesse in carica, le azzurre dell'Italvolley femminile si sono dovute accontentare del quarto posto agli Europei, battute nella finalina per il bronzo nettamente anche dall'Olanda. Con amarezza crescente per un'occasione sprecata e nuove polemiche sulla gestione di coach Mazzanti finito sotto le critiche per non aver saputo avere in pungo una squadra che poteva dare molto di più. Un malumore generale che coinvolge le stesse giocatrici e l'ultimo spiffero arrivato in un fuorionda in TV evidenzia tutte le difficoltà.
Sconfitta e criticata la Nazionale femminile di pallavolo esce a testa bassa da questi Europei, sgonfiata dalla Turchia in semifinale e messa da parte dall'Olanda con un 3-0 che ne ha accentuato la resa. Tecnica e tattica, in cui al centro del confronto è salito Davide Mazzanti e le sue scelte che hanno fatto e faranno discutere ancora a lungo. Finché l'asticella degli Europei non si era alzata, l'Italia aveva mostrato anche ottimo volley giustificando esclusioni e panchine, ma non appena è arrivato il primo grande confronto con una top come la Turchia, tutto è subito giunto a galla.
Se ai giochi olimpici di Tokyo e all'ultimo mondiale la Nazionale femminile era stata messa in crisi da avversari decisamente superiori, nella semifinale continentale più che la forza della Turchia, sembrano essere state le scelte di Mazzanti a indirizzare verso l'eliminazione il percorso azzurro. In primis nella gestione della sua giocatrice più qualitativa, Paola Egonu, finita durante il torneo come semplice opposto di riserva di Antropova ma che proprio contro le turche ha permesso all'Italia di provare gli allunghi decisivi per ritornare in una finale europea.
L'impatto di Egonu sul match è stato determinante, quasi non avesse dovuto fin lì limitarsi ad un posto da riserva, ma non è bastato con tutti i limiti in ricezione delle azzurre. Altro punto di discussione, con l'esclusione a priori di Monica De Gennaro per una molto più acerba Eleonora Fersino. Scelte volute e difese dallo stesso Mazzanti che anche dopo il KO con l'Olanda ha ribadito la linea adottata, rispondendo di riflesso alle tante critiche che erano già emerse nel post Turchia: "Contro la Turchia ci siamo sciolti, contro l'Olanda non abbiamo giocato, ma questo era l'unico percorso che potevo fare perché dovevo riavere una squadra in mano e dopo il mondiale non l’avevo".
Un'ammissione di responsabilità e un chiaro e deciso cambio di rotta che però ha aperto il fianco anche ad un'altra domanda, se dopo questo Europeo Mazzanti abbia ripreso in mano il gruppo. La risposta potrebbe celarsi in uno sfogo di amarezza e delusione trapelato in un fuorionda in diretta Rai, da parte di Marina Lubian, centrale azzurra, che ha evidenziato l'attuale confusione tecnica in squadra: "Quando non capisco una richiesta non so cosa fare, non me la faccio da sola. Non so se devo tirare o non devo tirare" ha detto la giocatrice in forza all'Imoco e della Nazionale.
Un malessere interno che è un altro tassello da sciogliere e capire, perché il tempo per mettersi a riflettere con calma purtroppo non c'è. L'Italia dovrà prendere parte al torneo preolimpico dal prossimo 16 settembre dove ci saranno a disposizione due posti per Parigi 2024 affrontando Polonia e Stati Uniti che potrebbero confermare l'attuale crisi tecnica. Un appuntamento di certo da non fallire e di fondamentale importanza per il futuro di una Nazionale tra le più forti al mondo. Che ha il dovere di rialzare subito la testa ritrovando fiducia e sicurezza, soprattutto nelle scelte che Mazzanti ora deciderà di compiere, anche rivedendo quelle forti adottate agli Europei.
Dopotutto, lo ha detto lui stesso: "Non abbiamo dimostrato di sapere stare in campo. Sono sicuro che non siamo questi. Ora digeriamo la sconfitta e andiamo avanti". Se con Egonu di nuovo al centro del villaggio azzurro, lo sapremo dal 16 settembre in poi.