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Il campione del mondo di boxe è in guerra, lo sfidante lo aspetta: “Il contratto va rispettato”

L’agente di Anthony Joshua comprende benissimo la situazione in cui si trova il campione del mondo dei pesi massimi Oleksandr Usyk, che ha impugnato le armi per difendere l’Ucraina sotto attacco, ma su un punto non transige: la rivincita dovrà comunque avere luogo, aspettando il tempo che serve.
A cura di Paolo Fiorenza
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Oleksandr Usyk è il campione in carica dei pesi massimi in tre sigle, nonché uno dei pugili in questo momento più forti in circolazione considerando tutte le categorie di peso, pound for pound, come suol dirsi. Il 35enne ucraino ha detronizzato lo scorso settembre l'inglese Anthony Joshua, battendolo ‘fuori casa' a Londra – davanti a 60mila spettatori – al Tottenham Hotspur Stadium in un match attesissimo.

Usyk contro Joshua sul ring di Londra il 25 settembre
Usyk contro Joshua sul ring di Londra il 25 settembre

La sconfitta di Joshua, favorito della vigilia dei bookmakers, è stata una sorpresa e – come spesso capita in questi casi – ha aperto la strada ad una rivincita, il che significa una macchina da soldi ancora più cospicua rispetto al primo combattimento. I piani di organizzatori e agenti sono stati tuttavia stravolti dallo scoppio della guerra tra Russia e Ucraina, visto che Usyk non solo non ha lasciato il Paese, ma ha detto chiaramente che è pronto a fare la propria parte per difenderlo dal nemico.

"Non so quando tornerò sul ringha detto il pugile da Kiev, dove è asserragliato al pari dei suoi concittadini – Il mio Paese e il mio onore sono più importanti per me di una cintura da campione. Se proveranno a uccidere me o la mia famiglia allora dovrò sparare. Non voglio uccidere ma potrei non avere scelta". Parole terribili, che danno pienamente il senso di come tutte quelle cose che erano importanti fino ad una settimana fa – titoli, onore, fama, ricchezza – adesso sono solo lo sfondo lontano dell'unica cosa che conta: la vita.

Ad ora parlare della rivincita con Joshua è comprensibilmente qualcosa neanche proponibile a Usyk, e dall'entourage del 32enne pugile di Watford ovviamente capiscono perfettamente l'ordine delle priorità. Massima comprensione per il dramma del pugile ucraino e disponibilità ad aspettare, ma anche la puntualizzazione che un contratto è un contratto…

"In primo luogo penso a tutti gli ucraini che stanno mostrando un incredibile coraggio là fuori, in particolare alcuni dei grandi combattenti del passato (si riferisce ai fratelli Klitschko, ndr) e anche Oleksandr Usyk – ha detto l'agente di Joshua, Eddie Hearn, quando gli è stata chiesta la sua opinione circa la possibilità che Usyk non sia in grado di tornare sul ring in tempi brevi a causa della guerra in Ucraina – Può avere tutto il tempo di cui ha bisogno. Noi non vogliamo nessun altro combattimento se non quello contro Oleksandr Usyk. Se c'è bisogno di un ritardo per il periodo contrattuale, saremo felici di concederlo, ma vogliamo quel match. Non vogliamo che tale obbligo venga meno".

A questo punto, visto che lo scenario attuale in Ucraina resta assolutamente imprevedibile quanto agli sviluppi futuri, è possibile che Joshua – in caso di prolungarsi del conflitto – possa mantenersi in forma con un incontro interlocutorio con un altro avversario, come confermato dallo stesso agente. Ma niente che possa mettere in discussione l'incontro con Usyk, il cui record da imbattuto (19-0, 13 KO) si trova adesso ad una prova ben più dura di quella da affrontare su un ring.

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