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Il bodybuilder “Neckzilla” ha un collo dalle dimensioni impressionanti: la misura non è umana

Rubiel Mosquera è il colosso colombiano del fitness che vanta un primato personale molto particolare: nessun bodybuilder ha una circonferenza del collo come la sua.
A cura di Maurizio De Santis
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L'impressionante dimensione del collo del boybuilder Mosquera.
L'impressionante dimensione del collo del boybuilder Mosquera.

Si fa chiamare Neckzilla e il nomignolo la dice lunga sulle dimensioni mostruose di Rubiel Mosquera, il colosso colombiano del bodybuilding dotato di una muscolatura impressionante. In particolare quella del collo che, metro alla mano (come si evince da un video postato sul suo profilo Instagram), ha una circonferenza di 20 pollici (50,8 centimetri).

Ne va orgoglioso, ha lo sguardo tronfio quando ne mettono a confronto la misura con quella di un altro culturista, Larry Wheels, che ce l'ha più piccolo (47 centimetri). È un fascio di robustezza che s'incastona su spalle larghe, grosse, scolpite come la roccia. E la collana che indossa quasi gli sta stretta e rischia di strapparsi.

Nel mondo del fitness non c'è atleta che possa vantare un record del genere: ha una nuoca spaventosa al punto che gli stessi giudici dei concorsi a cui partecipa si lasciano distrarre da quella che sembra un'anomalia fisica. Tutto vero, calibrato, perfettamente regolare considerata la struttura fisica del mister muscolo sudamericano che in molti hanno già assimilato all'incredibile Hulk di Lou Ferrigno.

Nel suo mondo quella caratteristica lo ha reso celebre e gli ha permesso di incrementare la platea di follower nell'attesa che la sua partecipazione a concorsi di bodybuilding faccia di lui una star anche per la definizione, la compostezza e la possanza della sua muscolatura.

Neckzilla, Hulk sono alcuni degli alias attribuiti a Mosquera ma c'è chi addirittura ha utilizzato la sua immagine per richiamare quella di un criminale che negli States è divenuto "famoso" proprio per le dimensioni del collo. La foto segnaletica di Charles "Wide Neck" McDowell divenne virale proprio per lo spessore e la lunghezza di quella porzione di corpo: qualche anno fa finì dietro le sbarre per il coinvolgimento in un'indagine sulla droga. Non fu l'unico guaio con la giustizia: venne perseguito anche per stalking e mancato pagamenti degli alimenti per il mantenimento dei figli.

Le disavventure con la giustizia, però, sono state anche la sua "fortuna": le immagini del suo collo ha suscitato a tal punto la curiosità degli utenti che il suo profilo Instagram è esploso fino ad annoverare oltre un milione di "seguaci", notorietà che gli ha permesso anche di unirsi a un gruppo musicale di genere rap. Questione di collo e di misteri della natura. Per Lui e Neckzilla non c'è camicia coi baffi che tenga.

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