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I pattinatori di origine russa vincono e rendono omaggio agli ucraini: la reazione è glaciale

Scene curiose in occasione di una gara di pattinaggio giovanile in Ungheria. Gli atleti ucraini hanno deciso di non celebrare la coppia vincitrice.
A cura di Marco Beltrami
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Ormai siamo abituati ad epiloghi particolari quando gli atleti ucraini incrociano il loro cammino con quelli russi. L'ultima situazione di questo tipo è andata in scena in Ungheria in occasione di una gara di pattinaggio sul ghiaccio. Ha fatto molto rumore la cerimonia di premiazione, con l'atteggiamento particolare dei due rappresentanti dell'Ucraina.

Dopo la finale del Junior Grand Prix le prime tre coppie classificate si sono ritrovate sul podio per la consegna delle medaglie. A trionfare sono stati Anastasia Metelkina e Luka Berulava rispettivamente di 18 e 20 anni, due pattinatori nati in Russia ma che gareggiano per la Georgia (i russi sono ancora esclusi dalle competizioni internazionali). I due si sono imposti abbastanza agevolmente sulla coppia ucraina formata da Violetta Sierova e Ivan Khobta di 16 e 20 anni e ai rappresentanti del Canada.

Come accade in occasione delle premiazioni, gli organizzatori hanno fatto rientrare e posizionare le coppie sul podio dal terzo al primo posto. Ecco allora che prima sono entrati i canadesi, poi gli ucraini e infine i russo/georgiani. Man mano che venivano chiamati, gli atleti procedevano a complimentarsi con quelli già presenti sul podio.

Quando sono entrati i vincitori, Metelkina e Berulava prima si sono scambiati affettuosi saluti e complimenti con i canadesi e poi si sono recati di fronte a Sierova e Khobta. Qui hanno trovato di fronte un vero e proprio "muro": Metelkina ha provato ad abbracciare la sua collega che non ha fatto una piega e ha anzi scosso la testa, mentre Khobta ha distolto lo sguardo evitando il contatto visivo con Berulava.

L'ex medaglia olimpica e ora politica russa Svetlana Zhurova a Championat si è indignata per l'accaduto: "Immagino che siano stati costretti a farlo. Assurdo". Molto più dura l'allenatrice della coppia vincitrice Tatjana Tarasova: "Possono andare all'inferno! Non confondere sport e politica. Dovrebbero essere disonorati per questo".Gli atleti ucraini però hanno ricevuto tantissimi messaggi di solidarietà sui social, da parte dei connazionali che ormai da un anno e mezzo devono fare i conti con l'invasione russa.

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