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Olimpiadi Parigi 2024

I 5000 metri alle Olimpiadi finiscono in rissa: un cameraman invade la pista, poi la caduta di massa

Nelle batterie è successo di tutto: spintoni, cadute e accuse incrociate fino a sfiorare la rissa; un cameraman distratto ha rischiato di scontrarsi con gli atleti.
A cura di Maurizio De Santis
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La batteria più pazza del mondo. Potrebbe essere ribattezzata così la gara dei 5000 metri maschili alle Olimpiadi di Parigi. È successo di tutto trasformando le due manche in un caos assoluto: spintoni, cadute, occhiatacce e accuse al limite della rissa sono solo una parte dello "spettacolo" che ha fatto il giro del mondo in diretta TV. Ma il momento clou (o più basso, considerato l'episodio grottesco) si è verificato in un secondo momento: quando un cameraman distratto ha rischiato di scontrarsi con i corridori costringendoli a frenare, sterzare, scartare di lato per evitare la collisione e di farsi del male.

Mills e Hay arrivano quasi alle mani dopo una caduta

Il britannico George Mills è stato uno dei corridori più furiosi per essere inciampato in un altro concorrente, vedendo inizialmente compromessa la propria qualificazione: era caduto perché ostacolato dal francese Hugo Hay. Una volta raggiunta la linea del traguardo lo ha affrontato e tra i due c'è stato un alterco. "Sono stato penalizzato proprio mentre stavo per entrare nel rettilineo finale – ha ammesso il britannico alla BBC -. Il francese mi ha buttato per terra. Cosa gli ho urlato? Non posso ripeterlo".

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Cosa è successo veramente? I replay hanno mostrato Hay dare una leggera spinta a Mills mentre correvano fianco a fianco. Perso l'equilibro, è finito contro lo spagnolo Thierry Ndikumwenayo. Nel ruzzolone sono rimasti coinvolti anche l'atleta del Refugee Olympic Team, Dominic Lobalu, e l'olandese Mike Foppen (che ha sbattuto con la testa sulla pista).

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A sua discolpa il transalpino ha spiegato di essere stato lui stesso sbilanciato: "In realtà mi hanno spinto. E non mi sono accorto d niente. L'inglese è venuto da me ed era molto arrabbiato. Tutti si spingevano a vicenda e non ho pensato di dargli una spallata. Guarderò le immagini e sono pronto a scusarmi se quanto accaduto è colpa mia. Ma non convinto di non averne".

Tutti gli atleti protagonisti dell'incidente hanno ottenuto una sorta di bonus a parte dei commissari di gara e l'accesso alla finale. Indulgenza di cui ha beneficiato lo stesso Hay, non ritenuto responsabile.

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Cameraman in pista, gli atleti rischiano la collisione

Nella seconda batteria s'è verificata un'altra situazione incredibile: il gruppo di testa imbocca la prima curva e si ritrova davanti il cameraman che s'era accorto di nulla.

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Era di spalle, nemmeno aveva visto partire gli atleti e in quel momento era all'opera per effettuare le riprese di un'altra disciplina (il lancio del giavellotto femminile) in corso in quegli istanti.

Lui era lì, come ostacolo imprevisto, mentre i corridori gli giravano intorno, costretti a cambiare improvvisamente direzione. Il norvegese Jakob Ingebrigtsen era uno dei più furibondi e per sia fortuna il cameraman si è reso conto in tempo di cosa stava avvenendo, scansandosi subito.

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