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I 10 falsi miti da sfatare sulla corsa

Anche la corsa ha i suoi miti da sfatare: abbiamo raccolto i più gettonati e dibattuti. Errori che vengono tramandati o in cui spesso si incorre per poca conoscenza.
A cura di Mirko Cafaro
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Anche la corsa, come buona parte delle attività che beneficiano di ampia partecipazione, è caratterizzata da alcuni falsi miti da sfatare. Ce ne sono di ogni tipo: dai più frivoli, con relativi effetti su chi ci crede fermamente, ai più seri e potenzialmente pericolosi. Proviamo a elencare i più ricorrenti e a proporre spiegazioni approfondite circa la loro insussistenza.

1. Correre danneggia le articolazioni delle ginocchia e fa male alle ossa

Al contrario: uno studio della Stanford University, durato 18 anni e condotto su corridori e non corridori della stessa età, ha dimostrato che chi pratica sport è meno esposto al rischio di artrosi alle ginocchia. Inoltre praticare attività fisica è uno dei modi migliori per aumentare la densità ossea e contestualmente è sufficiente pensare che correre aiuta a dimagrire riducendo, di conseguenza, il peso che grava sulle articolazioni stesse.

2. Per perdere peso si deve correre a bassa velocità

Correre lentamente aiuta il nostro corpo a bruciare i grassi, ma questi vengono rimpiazzati dai carboidrati che vengono bruciati solo attraverso attività più intense. A tal proposito, vi rimandiamo a un precedente approfondimento dal titolo "Quanti km bisogna correre per perdere un chilo"

3. Sudare aiuta a dimagrire

Questo è uno dei falsi miti più pericolosi, specie in estate quando le temperature sono elevate. Quante volte vi è capitato di vedere gente col k-way in piena estate? Correre in quelle condizioni vi aiuterà solo a perdere liquidi, ma basterà tornare a bere per recuperare tutto. Inoltre, nel frattempo la disidratazione potrebbe avervi prodotto guai peggiori. Il più immediato? Costringervi a sospendere l'allenamento.

4. Meglio evitare di correre a stomaco vuoto

Falso. In alcuni casi è consigliabile per bruciare peso più rapidamente. Al mattino, infatti, i livelli di glicemia e le scorte di glicogeno sono inferiori rispetto al resto della giornata e per sopperirvi il nostro corpo attinge ai grassi che vengono smaltiti in maniera più veloce. Correre al mattino, inoltre, aumenta il metabolismo per il resto della giornata e aiuta a favorire il benessere psicofisico.

5. Correre sul tapis roulant è come correre per strada

La fatica e il dispendio di energie non saranno in nessun caso paragonabili. Sufficiente pensare ai maggiori ostacoli e alle sollecitazioni cui si è sottoposti per strada per comprenderlo agevolmente.

6. Chi corre ha bisogno di fare il pieno di carboidrati

I carboidrati non devono mancare nella dieta di un atleta, ma questo non significa abusarne. È sempre consigliabile un'alimentazione bilanciata, che preveda consumo quotidiano di frutta, verdura, cereali integrali, proteine e grassi buoni.

7. Lo stretching è fondamentale prima di cominciare a correre

Sul tema ci sono diverse correnti di pensiero, spesso agli antipodi, ma col tempo sembra che si sia giunti (quasi) all'unanimità almeno su un punto: prima di cominciare a correre lo stretching statico può essere più deleterio che altro. Studi hanno accertato che non previene gli infortuni, ma anzi può inficiare le prestazioni. Per portare i muscoli "a temperatura" è più consigliabile uno stretching dinamico.

8. Correre "sopra" un dolore aiuta a superarlo

Meglio usare prudenza ed evitare simili livelli di audacia. Un piccolo dolore può nascondere (o diventare), specie se trascurato, anche un infortunio grave.

9. La scelta delle scarpe non è fondamentale

Per fortuna sono sempre meno le persone che pensano di poter utilizzare qualsiasi calzatura da ginnastica. La scarpa è un supporto tecnico fondamentale per ogni runner e va scelta in funzione delle proprie caratteristiche fisiche, ma anche dell'appoggio. Per questo è sempre consigliabile affidarsi a negozi specializzati con personale che sappia consigliare la scelta migliore, dopo un'attenta analisi del piede e della postura.

10. Il materiale tecnico non serve

Per decenni si è praticato sport con materiale "semplice", di cotone (o peggio) e tutt'altro che tecnologico. Nessuno vieta che si possa proseguire su questa strada, ma la tecnologia ai giorni nostri ci soccorre anche nella pratica sportiva evitando abrasioni, bruciori e tutti quei fastidi che possono ostacolare il normale svolgimento dell'allenamento.

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