Hacker pubblicano documenti Wada: atleti USA dopati a Rio 2016
Sono giorni agitati all'interno della Wada, la World Anti-Doping Agency, l'agenzia mondiale per il controllo antidoping nel mondo dello sport, presieduta dal CIO e già nel recente passato al centro di non poche polemiche sui metodi di verifica e controllo delle sostanze assunte dagli atleti. Adesso, il sito internet è stato ‘profanato' da alcuni pirati informatici che ne hanno prelevato le carte confidenziali e stanno producendole come documentazione a testimonianza che nelle ultime Olimpiadi di Rio, molti medagliati avrebbero gareggiato assumendo sostanze proibite.
Gli hacker che hanno invaso il sito della Wada sottraendo le carte e pubblicandole sono gli stessi pirati russi che in passato hanno rivelato le mail di Hillary Clinton e che alcuni mesi fa ebbero accesso sempre al database dell'agenzia antidoping mondiale. Adesso, la bolla è esplosa: i documenti, gran parte già verificati e considerati autentici sottolineano come molti atleti avessero presentato alla Wada dei certificati medici per assumere farmaci e medicine altrimenti considerati doping, per usi terapeutici. Incassando il benestare dell'Antidoping.
Uno dei casi più eclatanti portati alla luce dai pirati informatici è quello di Simone Biles, che a Rio 2016 ha vinto quattro medaglie d'oro nella ginnastica e che – secondo i documenti – avrebbe assunto il metilfenidato, uno psicostimolante, e diverse anfetamine, il tutto sotto ricetta medica. Più volte i controlli della Wada hanno rilevato la presenza di queste sostanze, anche durante la competizione olimpica, ma la positività non è mai stata comunicata perché l'atleta aveva un apposito lasciapassare per uso terapeutico autorizzato dalla federazione internazionale.
Un cortocircuito impressionante che rimette a nudo il sistema mondiale antidoping. Anche perché non si può parlare di illecito sportivo, visto che la Wada era a conoscenza dell'utilizzo di queste sostanze e ne aveva confermato la possibilità di usufruirne. Tra i tanti nomi che emergono, oltre alla plurimedagliata Biles ci sono i nomi più prestigiosi della spedizione Usa, tra questi quello delle sorelle Williams campionesse di tennis.