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Gli Eagles stravincono il Super Bowl 2025 contro i Chiefs di Trump (che lascia lo stadio in anticipo)

La squadra di Philadelphia si regala una serata straordinaria nonostante i pronostici e un tifo eccellente avversi: batte Kansas City (40-22) e compie la vendetta dopo la finale persa die anni fa.
A cura di Maurizio De Santis
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Gli Eagles vincono la finalissima del Superbowl 2025 contro i Chiefs (40-22). È il secondo trofeo conquistato dopo il 2018 (quando mandarono ko i Patriot) e una rivincita rispetto al 2023. Non erano i favoriti ma sono riusciti nell'impresa anche contro i pronostici e il tifo speciale per Kansas City che dalla sua aveva il neo Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Deluso, ha perfino abbandonato lo stadio prima dell'incontro. Niente tris di successi per la franchigia di Kansas City, che avevano dominato nelle ultime due edizioni, né osanna per il quaterback Patrick Mahomes. Annullato dalla difesa avversaria perfetta, ha visto svanire il sogno ambizioso di sollevare il quarto trofeo a meno di 30 anni.

Travis Kelce in campo ha trattenuto le lacrime per orgoglio e perché mai avrebbe ceduto sotto il profilo emotivo dinanzi agli occhi della compagna, Taylor Swift. La superstar americana è stata sommersa dai fischi non appena le telecamere dell'impianto si sono soffermate su di lei: non se l'aspettava, a giudicare dalla reazione e dalla faccia di chi pensa "ma che sta succedendo?". Pure questo è il segnale che nelle stelle c'era scritto dell'altro e questo altro era a beneficio degli Eagles. La protesta pro Sudan e pro Palestina tra un passaggio e l'altro dell'evento, che ha tenuto gli Stati Uniti incollati davanti alla tv, è entrata nel corredo accessorio di un appuntamento carico pure di messaggi politici.

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Quanto alla partita. S'è visto subito quale sarebbe stata la piega dell'incontro: nessuno poteva attendersi che sul rettangolo del Caesar Superdome ci fossero da un lato una formazione così dominate e dall'altro – nonostante avesse tutto per fare la parte del leone – un'altra apparsa incapace di calarsi in pieno nel match e farlo proprio. Grandi protagonisti del successo sono stati il quarterback afroamericano Jalen Hurts e il coach, Nick Serianni, ma tutta la squadra ha costruito questo trionfo giocando compatta e mettendo in atto ogni strategia necessaria per mettere il bavaglio a Mahones. Bloccato lui, il meccanismo s'è inceppato e la macchina ha deragliato.

Philadelphia si era presentata nella Big Easy a margine di una stagione da record e un Championship scandita dai 55 punti messi nel paniere. Ma soprattutto era giunta a New Orleans con tanto veleno e adrenalina in corpo per cancellare il ricordo del Super Bowl perso 2 anni fa. E hanno riscritto la storia.

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