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Giro d’Italia 2012: il riscatto di Kreuziger, Hesjedal mette paura a tutti

Nella 19/a tappa trionfa il corridore dell’Astana, ma il protagonista è il canadese che stacca tutti e dimezza lo svantaggio dalla maglia rosa Rodriguez. Basso delude e va già dal podio. Domani si sale ancora con Mortirolo e Stelvio.
A cura di Vincenzo Di Guida
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E’ di Roman Kreuziger la 19/a tappa del Giro d’Italia 2012, il capitano dell’Astana risponde con orgoglio alla crisi patita due giorni fa a Cortina, e che gli era costata un ritardo di undici minuti in classifica, ma l’arrivo in quota all’Alpe di Pampeago  dice molto di più sui veri candidati alla vittoria finale. Hesjedal con una grande azione a poco meno di due chilometri dalla vetta,  dimezza lo svantaggio dalla maglia rosa Rodriguez. Il vero battuto di giornata si chiama Ivan Basso giunto al traguardo con un ritardo di 55′ dal vincitore.

Hesjedal doma l'Alpe di Pampeago – La 19/a tappa del Giro è un tappone d’alta montagna di 192 chilometri con il Passo Mangane, e l’Alpe di Pampeago (da scalare due volte), intervallata dal Lavazè. L’azione decisiva per la vittoria di tappa arriva a circa cinque chilometri dall’arrivo con Kreuziger che scatta in testa al gruppo della maglia rosa andando a prendere i battistrada Pirazzi e Casar. Dietro Caruso, uomo di fiducia di Ivan Basso mette alla frustra il gruppo dei migliori con delle accelerazioni incredibili. Caruso terminato il lavoro si sposta, Basso prende la testa e inizia la sua progressione. Il varesino non riesce a fare la differenza sulle terribili rampe della salita di Pampeago. I migliori sono tutti lì, Scarponi scatta e a ruota del capitano della Lampre c’è il sorprendente Hesjedal. La maglia rosa Rodriguez risponde bene, Basso invece inizia a palesare qualche difficoltà. Scarponi prova tre volte, ma è Hesjedal a fare il numero. I due staccano Rodriguez, Basso e Pozzovivo, mentre in testa Roman Kreuziger resta da solo. E’ il momento della verità, nessuno può più bleffare. ll canadese se ne va da solo con un’azione di forza e prova ad andare a riprendere Kreuziger. Scarponi è in difficoltà e viene ripreso a seicento metri dall’arrivo da un Rodriguez meno brillamte rispetto a due giorni fa, Basso è ancora più indietro. Kreuziger resiste al ritorno di Hesjedal e vince meritatamente la 19/a tappa. Secondo chiude uno straordinario Ryder Hesjedal, a 19", terzo è Rodriguez (a 32"), che passa nel finale Scarponi (a 35"). Pozzovivo chiude quinto a 49", Basso sesto a 55′.

La resa di Ivan Basso – Il protagonista più atteso delude. Basso non ha il cambio di passo per fare male in salita, ma dalla sua ha sempre avuto una progressione capace di mandare fuori giri gli avversari. Sull’Alpe di Pampeago il varesino ci prova con la solita classe, ma le gambe non sono quelle delle grandi occasioni. Basso paga dazio e dà con tutta probabilità l’addio al sogno di vincere il suo terzo giro. Il favorito d’obbligo diventa Ryder Hesjedal. Una dimostrazione d’incredibile forza per l’uomo della Garmin, che ha dalla sua anche la crono finale di Milano. In salita si è dimostrato il più forte, anche più della maglia rosa Rodriguez. Le speranze italiane di podio se le giocheranno Scarponi e Basso. Domani c’è la tappa più dura del Giro. Si sale sul Mortirolo, la montagna che rese grande Marco Pantani, si arriva sullo Stelvio, la cima Coppi dell’edizione 2012 della corsa rosa.

La classifica generale. 1- Joaquim Rodríguez (SPA). 2- Ryder Hesjedal (CAN) a 17”. 3- Michele Scarponi (ITA) a 1’e 39”. 4- Ivan Basso (ITA) a 1’ e 45”. 5- Rigoberto Urán (COL) a 3’ e 21”.

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