Gioca a ping pong senza braccia, la potente lezione di Hamadtou: “Niente è impossibile”
Ci sono tante storie meravigliose e tanti atleti che sono delle vere e proprie fonti d'ispirazione alle Paralimpiadi. Uno di questi è sicuramente Ibrahim Hamadtou, giocatore di ping pong egiziano. Il classe 1973 ha dimostrato che nello sport tutto è possibile: dopo un grave incidente che a soli 10 anni lo ha privato di entrambe le braccia, Ibrahim non ha smesso di praticare il suo sport preferito. Come? Impugnando la racchetta con la bocca e lanciandosi la pallina con i piedi.
Ibrahim Hamadtou è una delle stelle delle Paralimpiadi. Quando a Tokyo ha fatto il suo ingresso nel padiglione che ospita il torneo di ping pong, chi non lo conosce si è chiesto come potesse questo signore egiziano giocare senza braccia. La sua vita infatti è cambiata per sempre a 10 anni, quando a causa di un incidente ferroviario è rimasto gravemente mutilato. Nonostante tutto il piccolo Ibrahim che all'epoca giocava solo a calcio e a ping pong non ha smesso di inseguire la sua passione. E allora per sfida ha trovato un modo per continuare a praticare lo sport con la racchetta e la pallina.
Hamadtou impugna la racchetta con la bocca e riesce a mettere la pallina in gioco nei suoi turni di servizio con i piedi. Vederlo giocare è un'iniezione di fiducia e dimostra come la forza di volontà possa aiutare a superare anche i muri che sembrano più invalicabili. Nella sua carriera ha vinto numerosi premi e medaglie in occasione dei campionati paralimpici africani, ed è una delle stelle dell'Egitto alle Paralimpiadi di Tokyo. All'esordio in Giappone è stato sconfitto dal coreano PARK Hong Kyu che ha entrambe le braccia. Ma questo, per Ibrahim Hamadtou in fondo conta poco.