Gigi Samele ce l’ha fatta: l’azzurro riporta a casa la fidanzata ucraina che ha salvato la sorella
Una foto postata su Instagram e rilanciata anche dal profilo ufficiale Italia Team – che narra le gesta degli atleti olimpici azzurri – racconta il bellissimo finale di una storia che per giorni ha tenuto col fiato sospeso il campione di sciabola Gigi Samele, la sua fidanzata e collega Olga Kharlan, e tutte le persone a loro vicine. "In viaggio verso Bologna. Gigi Samele a Budapest si è ricongiunto con la fuoriclasse ucraina della sciabola e sua fidanzata Olga Kharlan. Con loro la sorella Tanya e il suo bimbo", è il messaggio a corredo della foto che ritrae il gruppo in automobile nel loro tragitto verso l'Italia.
Il peggio è alle spalle, ma nel cuore di Olga c'è ancora un peso enorme: i suoi genitori sono rimasti in Ucraina, nella loro casa di Kiev, dovendo affrontare il pericolo dei continui bombardamenti da parte delle forze russe. La 31enne fuoriclasse ucraina della sciabola, medaglia d'oro olimpica con una bacheca sterminata che contiene 4 medaglie olimpiche complessive, 6 ori mondiali e 6 ori europei, era partita da Bologna – dove vive col suo compagno Gigi Samele – per tirare fuori dalla guerra la sorella Tanya, maggiore di 6 anni, e portarla con sé in Italia.
Una missione pericolosa ed anche piena di sofferenza, visto che la sciabolatrice non ha potuto invece portare con sé i suoi genitori. Il padre infatti ha 59 anni e dunque non può lasciare l'Ucraina per via della mobilitazione generale proclamata dal Governo all'inizio della guerra, che impedisce di espatriare ai cittadini maschi di età tra i 18 e i 60 anni. Un destino che ha abbracciato anche sua madre, che non ha voluto lasciare solo il marito. Ulteriore preoccupazione è dovuta al fatto che anche i nonni di Olga si trovano in una città pesantemente assediata dai russi, Mykolayiv – dove la Kharlan è nata – nel sud del Paese ad un centinaio di chilometri da Odessa.
Il piano di recupero di Tanya e del suo bambino – raccontato dal Corriere della Sera – prevedeva che Olga Kharlan volasse in aereo in Romania mentre la sorella lasciava Kiev e provava a raggiungere, in mezzo al fiume di profughi disperati in fuga, il confine tra Ucraina e Romania. Un aiuto decisivo è a quel punto arrivato – all'insegna di una meravigliosa solidarietà tra atleti della stessa disciplina – dall'ex campione olimpico di Sydney 2000, lo sciabolatore rumeno Mihai Covaliu, che si è offerto di accompagnare in macchina Olga alla frontiera per ricongiungersi con sua sorella e il figlio.
Le due si sono poi dirette a Budapest in Ungheria, dove è volato Gigi Samele per portarle al sicuro in Italia. Un viaggio in automobile documentato dall'ultimo post dello schermidore azzurro – medaglia d'argento alle Olimpiadi di Tokyo l'anno scorso – che scrive il finale migliore possibile di questa storia. Per salvare anche i genitori di Olga e tutti gli altri milioni di ucraini che stanno resistendo all'invasione russa, servirà purtroppo ben altro.