Giannis Antetokounmpo come Wilt Chamberlain: una partita storica
Ogni volta che in una nottata di partite NBA una volta prestazione memorabile riesce a scomodare addirittura Wilt Chamberlain, il più irraggiungibile dei record-man di questo sport, vuol dire che lo show è stato davvero di quelli da ricordare e ci troviamo davanti ad un'eccellenza assoluta. È il caso di Giannis Antetokounmpo, MVP delle ultime due stagioni e in fortissima ascesa per fare addirittura tris (molto difficile però che avvenga contro rivali come i Nikola Jokic e James Harden di quest'anno), dopo la partita contro i Portland Trail Blazers.
Sul campo di quella che – è bene precisarlo – è con distacco la peggior difesa NBA (dato che stona visto che sempre la squadra di Stotts ha il quarto miglior offensive rating della storia), il greco ha messo in piedi uno spettacolo fatto di dominio fisico e canestri di potenza, timing e coordinazione, vincendo lo scontro a distanza con l'altro candidato al premio di Miglior Giocatore della stagione regolare, il padrone di casa Damian Lillard.
Come Wilt
47 punti e 12 rimbalzi con la solita larghissima gamma di soluzioni di tiri dentro l'arco. Jumper per punire la scelta di Portland di sfidarlo al tiro, penetrazioni estendendo al massimo la sua enorme apertura di braccia per allungarsi fino al ferro, schiacciate su tagli dopo il pick and roll (la vera novità dei Bucks 2020/21 è un maggior utilizzo di Giannis in questo modo), tanti falli guadagnati e liberi trasformati (a fine partita 11 su 13). Il risultato? 18 tiri da due, 18 canestri. Solo le 3 triple tentate non sono entrate nel ferro.
E qui casca(no) i record: Giannis è diventato il secondo giocatore nella storia a segnare 18 tiri da due cal campo senza errori, dopo Wilt Chamberlain nel 1967. E sempre con "The Big Dipper" il nativo di Sepolia da stanotte condivide una partita da almeno 45 punti e 10 rimbalzi con una percentuale dell'85% dal campo. Il tutto, cosa ancora più impressionante, in appena 33 minuti di gioco, nei quali si è spesso trovato a duellare sotto le plance contro Robert Covington, difensore designato di Portland per tentare di arginarlo senza successo, o partendo lontano dal ferro contro Jusuf Nurkic.
I Bucks sono una contender?
A fine gara anche Terry Stotts, coach dei Blazers, non ha potuto fare altro che riconoscere la grandezza della prestazione "È un giocatore dalle caratteristiche uniche, un vero MVP", che entra di diritto nella storia NBA. Per Giannis è la 32esima doppia-doppia di stagione, il season high pareggiato, la seconda gara da almeno 45 punti quest'anno e la 17esima da almeno 40 punti in carriera (solo in 6 hanno fatto meglio da quando è nella lega). Un miglioramento costante a cui manca la definitiva consacrazione, con un anello che sogna di vincere da simbolo dei Milwaukee Bucks coi quali ha recentemente rinnovato il contratto.
A fari spenti, con un gioco in parte diverso e grazie ai nuovi acquisti Jrue Holiday di inizio anno e PJ Tucker arrivato nelle ultime ore a ridosso della trade deadline, la squadra del Wisconsin sta viaggiando con un profilo decisamente più basso delle passate stagioni giocate sempre con l'obiettivo del primo record a Est, puntando a costruire qualcosa di importante in ottica post-season, dove ad oggi tutti prevedono una passerella dei Nets senza veri rivali. La costruzione di un roster dalle spiccate caratteristiche difensive, l'aggiunta di diversi specialisti e l'utilizzo di Giannis (e di Khris Middleton di conseguenza) in modi alternativi potrebbe davvero regalare alla squadra di Budenholzer soddisfazioni diverse dopo le delusioni degli ultimi anni.